A margine dell'International Paris Air Show, Macron ha ribadito che l'Europa ha bisogno di una propria difesa aerea per non dipendere dagli USA
Lunedì, Emmanuel Macron ha invitato le nazioni europee a sviluppare una maggiore autonomia nella difesa dello spazio aereo, al fine di evitare un'eccessiva dipendenza dagli Stati Uniti.
Nel discorso di chiusura della conferenza sulla difesa aerea europea tenutasi a margine dell'International Paris Air Show, lunedì 19 giugno, il Presidente francese ha sostenuto la necessità per gli stati europei di definire una propria strategia di protezione dello spazio aereo. Una questione ricorrente, resa ora più urgente dalla guerra in Ucraina.
Il Presidente francese ha però messo in guardia dall'acquistare immediatamente "ciò che si trova sugli scaffali".
Durante la conferenza, sono stati affrontati temi come la lotta contro i droni e la difesa contro i missili balistici, hanno aggiunto gli organizzatori francesi, sottolineando che l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte di Mosca ha dimostrato l'importanza e l'efficacia di tali attrezzature.
All'ordine del giorno anche la deterrenza delle armi nucleari.
All'incontro hanno partecipato diplomatici di Germania, Regno Unito e Svezia, oltre a quelli dei Paesi più vicini all'Ucraina: Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Presenti anche rappresentanti della NATO e dell'UE.
Macron ha insistito affinché i produttori europei di attrezzature per la difesa aerea costruiscano sistemi militari indipendenti e trasferiscano la produzione sul continente.
La standardizzazione imposta dagli Stati Uniti ha portato alla dipendenza dell'Europa da Washington, ha detto Macron, rimarcando la necessità di "migliorare gli standard europei".
"Gli americani si sono standardizzati molto più di noi e hanno agenzie federali che forniscono enormi sussidi ai loro produttori", ha sottolineato.
Il sistema antimissile Mamba, sviluppato da Francia e Italia, "è ora dispiegato e operativo in Ucraina, dove protegge installazioni chiave e vite umane", ha aggiunto. La consegna del sistema a Kiev era stata annunciata da Parigi e Roma a febbraio.
Il sistema Mamba fa già parte della difesa aerea e missilistica integrata della NATO.
Dalla Francia sono anche arrivate critiche chiare e decise verso i piani ideati e sostenuti dalla Germania per migliorare le capacità di difesa aerea europea. Il progetto European Sky Shield Initiative (ESSI), lanciato alla fine dello scorso anno, comprende 17 nazioni europee, tra cui il Regno Unito, ma non la Francia.
Il governo francese ritiene che il progetto ESSI non garantisca adeguatamente la sovranità europea, poiché è previsto che si basi in larga parte su produzioni industriali statunitensi e israeliane.
Il piano a guida tedesca dovrebbe, infatti, prevedere il sistema israeliano Arrow 3 e basarsi sulle attuali capacità dei missili Patriot statunitensi e dovrebbe inoltre essere integrato nei sistemi di difesa aerea e missilistica della NATO.