Non ci sarebbero rischi immediati per la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il bacino progettato al di sopra dell'altezza del serbatoio, non sarebbe stato interessato dall'abbassamento dell'acqua in seguito alla distruzione della diga
La distruzione della diga di Nova Kakhova ha catalizzato immediatamente l'attenzione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. La centrale nucleare di Zaporizhzhia utilizza infatti proprio queste acque per evitare il surriscaldamento degli impianti.
Ma Rafael Grossi, il direttore generale dell'Aiea, ha dato rassicurazioni sul fatto che non ci sono rischi, almeno non immediati.
"L'assenza di acqua di raffreddamento nei sistemi idrici essenziali per un periodo prolungato causerebbe la fusione del combustibile e l'inoperatività dei generatori diesel di emergenza. Tuttavia, la nostra valutazione attuale è che non ci sono rischi immediati per la sicurezza dell'impianto".
Il bacino di sicurezza
Lo stesso direttore generale dell'agenzia ha spiegato anche perchè, tecnicamente, la situazione è considerata sotto controllo. Accanto al sito c'è infatti un grande bacino di raffreddamento che è in grado di fornire l'acqua necessaria "per alcuni mesi". Il bacino è stato progettato per essere mantenuto al di sopra dell'altezza del serbatoio, e per questa ragione non sarebbe stato interessato dall'abbassamento dell'acqua.
L'evacuazione
Intanto Decine di migliaia di persone sono state evacuate. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di terrorismo.
" Almeno 100 mila persone vivevano in queste zone prima dell'invasione russa. Almeno decine di migliaia sono ancora lì. 80 città e villaggi sono sott'acqua. L'evacuazione è già iniziata. E queste sono solo le prime conseguenze. Purtroppo la tragedia è molto più ampia".
Le accuse reciproche
La Russia, a sua volta, accusa l'Ucraina di essere la responsabile dell'esplosione. Entrambi i Paesi hanno chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres:
"Le Nazioni Unite non hanno accesso a informazioni indipendenti sulle circostanze che hanno portato alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. Ma una cosa è chiara: questa è un'altra devastante conseguenza dell'invasione russa dell'Ucraina".
Le inondazioni hanno colpito anche la riva del Dnieper controllata dalle truppe russe.