Al via in Moldova il summit della Comunità politica europea: la guerra in Ucraina al centro

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Di Michela Morsa
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Il vertice è un forum di discussione su questioni strategiche comuni, che cerca di sedare i conflitti regionali e di rafforzare l'unità di fronte alla guerra russa in Ucraina. Promosso dal presidente francese Macron, raggruppa i leader dell'Ue e altri 20 alleati nel continente

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La guerra russa contro l'Ucraina è in cima all'agenda del secondo incontro della Comunità politica europea, al via giovedì a Bulboaca, in Moldova. 

La Comunità politica europea è un forum di discussione su questioni strategiche comuni, che cerca di sedare i conflitti regionali e, in questo caso, di rafforzare l'unità di fronte alla guerra della Russia. Raggruppa i 27 membri dell'Unione europea e 20 dei loro alleati europei. 

La scelta di tenere il secondo vertice in Moldova è vista da molti come un forte messaggio al Cremlino: qualsiasi minaccia alla sovranità del Paese non resterà senza rispsota. Ma, a parte l'alto simbolismo, non ci si aspettano grandi annunci dal summit, piuttosto colloqui bilaterali tra i vari leader. 

"Dobbiamo anche pensare a un'Europa più ampia", ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, che per primo ha promosso l'idea di formare il Cpe, ai giornalisti a Bratislava alla vigilia del vertice. "Dobbiamo pensare alla nostra Europa non solo dal punto di vista della sicurezza nel quadro della Nato e non solo nel quadro dell'Unione Europea".

All'ordine del giorno, oltre alla guerra russo-ucraina, lo stallo tra Serbia e Kosovo, con i leader di Pristina e Belgrado sotto pressione per ridurre le crescenti tensioni tra le due etnie. Saranno presenti il presidente serbo Alexander Vucic e la presidente kosovara Vjosa Osmani. Proprio l'assenza del primo ministro Albin Kurti potrebbe precludere la possibilità di una risoluzione significativa dei recenti disordini, poiché la posizione del presidente in Kosovo è ampiamente simbolica.

In programma anche un incontro tra il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev presidiato da Scholz, Macron e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. I due leader sono stati invitati al summit per spingere verso un accordo di pace tra i due Paesi, in lotta da decenni per il territorio conteso del Nagorno Karabakh. 

Ucraina e Moldova

La Cpe è anche un potenziale trampolino di lancio verso la piena adesione all'Unione o alla Nato. E ospitando il summit, la presidente moldava Maia Sandu spera di dare impulso alla candidatura del suo Paese all'Unione europea. 

Il Presidente Volodymyr Zelensky è tra i quasi 50 leader presenti al vertice. Primo ad arrivare, Zelensky è stato accolto dalla presidente Sandu sul tappeto rosso all'esterno della tenuta vinicola Mimi Castle. 

"L'Ucraina tiene al sicuro la Moldavia oggi e noi le siamo molto, molto grati per questo", ha detto Sandu a Zelensky. Agli altri leader ha lanciato un altro messaggio: "Vi prego di investire nei nostri Paesi. Vi prego di credere nelle nostre democrazie e nel futuro dell'Ue. Questo è il vostro contributo alla stabilità e alla pace nel continente".

Zelensky ha ringraziato Sandu e il popolo moldavo e ha detto che gli ucraini sono felici di essere "al loro fianco" mentre cercano garanzie di sicurezza dall'Europa. Poi ha ribadito l'urgenza di aderire all'Unione europea e alla Nato.

"Penso che le cose più importanti siano il nostro futuro nell'Ue e che siamo pronti a far parte della Nato. Stiamo aspettando che l'Alleanza sia pronta a ospitare e ad avere l'Ucraina e penso che le garanzie di sicurezza siano molto importanti non solo per l'Ucraina, ma per tutti i nostri vicini e per la Moldavia a causa della Russia e dell'aggressione all'Ucraina. E della potenziale aggressione in altre parti d'Europa".

Sia Kiev che Chisinau sperano di avviare i colloqui di adesione all'Ue quest'anno dopo aver ottenuto entrambe lo status di candidate a giugno 2022. 

Garanzie di sicurezza

Il vertice in Moldova si svolge anche mentre i ministri della Nato, tra cui il Segretario di Stato americano Antony Blinken, si incontrano per discutere l'agenda del prossimo vertice dell'alleanza. Il summit si terrà a Vilnius l'11 luglio e si discuterà la formalità della promessa da fare a Kiev su come e quando aderire all'Alleanza. 

Nel frattempo l'Europa è desiderosa di mostrare il proprio sostegno. Macron ha detto che gli alleati dovrebbero trovare un modo per offrire "garanzie di sicurezza tangibili e credibili all'Ucraina" mentre sono in sospeso le questioni definitive dell'adesione all'Ue e alla Nato.

Al suo arrivo, il capo della politica estera dell'Ue Josep Borrell ha dichiarato: "Spero che la presenza di così tanti leader qui, molto vicini all'Ucraina, mandi un messaggio forte sull'unità di molti Stati, non solo dell'Unione Europea ma anche di altri, sulla difesa dell'ordine internazionale". 

"La Russia non è qui non perché non vogliamo invitare la Russia, ma perché la Russia di Putin si è esclusa da questa comunità lanciando questo attacco, questa guerra ingiustificata contro l'Ucraina", ha aggiunto.

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