Grecia, vincono i conservatori, ma si potrebbe tornare al voto

In Grecia vince Mitsotakis, che non ha la maggioranza assoluta
In Grecia vince Mitsotakis, che non ha la maggioranza assoluta   -  Diritti d'autore  ARIS MESSINIS/AFP or licensors
Di Euronews

Il partito Nuova democrazia doppia i voti dell'alleanza progressista di Syriza ottenendo un vantaggio superiore a quanto previsto dai sondaggi. Il premier uscente Mitsotakis: "Ce la facciamo da soli"

La diretta web dopo la chiusura delle urne in Grecia, dove si è tenuto il primo turno delle elezioni parlamentari.

22.05.2023
08:39

Fine dello spoglio

Ecco i risultati definitivi dello scrutinio:

Nuova Democrazia: 40,8%
SYRIZA-Alleanza Progressista: 20,1%
PASOK-KINAL: 11,5%
Partito Comunista: 7,2%
Soluzione greca: 4,4%
Resto dei partiti che non superano la soglia di sbarramento del 3%: 16%.

L'affluenza è stata pari al 60,9%.

In corso lo spoglio dopo la chiusura delle urne in Grecia. AP
21.05.2023
21:33

Mitsotakis punta al secondo voto: "Nuova democrazia ce la fa da sola"

"I dati delle urne sono chiari: Nuova democrazia ce la può fare da sola". A dirlo il premier uscente Kyriakos Mitsotakis, commentando i risultati parziali che vedono il suo partito vincitore con un distacco di venti punti dal rivale dell'alleanza progressista "Syriza".

"La speranza ha sconfitto il pessimismo" ha aggiunto Mitsotakis, ribadendo il suo impegno "a lavorare ancora di più per onorare la fiducia" dei cittadini. "La matematica della rappresentanza proporzionale porta a vicoli ciechi" ha aggiunto, lasciando intendere che punta a nuove elezioni, con un diverso sistema elettorale, per formare un governo monocolore. 

Lo stesso messaggio era stato rivolto dal suo collega di partito, ex ministro dell'Interno Takis Theodorikakos alla televisione Skai poco dopo la chiusura delle urne domenica sera.

"Abbiamo detto che vogliamo governare da soli perché questo garantirebbe la stabilità e la strada da seguire: abbiamo quindi il diritto di chiederlo al popolo greco alle prossime elezioni", ha dichiarato.

Il secondo turno prevede un premio di maggioranza per il primo partito, se supera il 25%. Può ottenere dei seggi premio che va da un minimo di 20 seggi fino a un massimo di 50 se supera il 40% dei voti.

E se venissero confermate le stesse percentuali di voto registrate al primo turno Nuova democrazia governerebbe il Paese con una maggioranza di almeno 171 deputati. All'indomani delle elezioni del 2019 ne aveva 158.

Il premier uscente Kyriakos Mitsotakis alla prima dichiarazione dopo i risultati parziali
22.05.2023
00:36

Si rivota il 25 giugno o il 2 luglio?

La data del voto in cui i greci torneranno alle urne, se le consultazioni per la formazione di un nuovo governo dovessero fallire, dipende dai tempi.

La costituzione greca prevede che il presidente della Repubblica conceda il mandato di formare un nuovo governo al leader del partito che ha ottenuto più voti, cioè in primis allo stesso premier uscente Kyriakos Mitsotakis. Quest'ultimo ha tre giorni di tempo per concludere le consultazioni con gli altri partiti per formare una coalizione. L'alternativa è che Mitsotakis rimetta il mandato nelle mani del presidente prima della scadenza dei tre giorni. L'affidamento dell'incarico a formare un nuovo governo verrà rivolto poi al leader del secondo partito più votato (Alexis Tsipras di Syriza) e nel caso di esito negativo al leader del terzo (Nikos Androulakis del PASOK).

Ciascuno dei leader che riceve il mandato ha tre giorni di tempo per condurre le consultazioni e formare una coalizione di governo. Se il mandato sarà rimesso nelle mani del Presidente prima che scadano i tre giorni in tutti e tre i casi le nuove elezioni verranno convocate già per il 25 giugno. Nel caso di consultazioni prolungate, si tornerà alle urne il 2 luglio. 

Le fonti dei tre partiti principali hanno tuttavia dichiarato che anticipare il voto "sarebbe la soluzione migliore".

Al secondo turno, il partito più votato, se supera il 25% dei voti, viene premiato con un numero di seggi compreso tra un minimo di 20 e un massimo di 50 (quest'ultima ipotesi avviene se il primo partito supera il 40%).

21.05.2023
23:16

Fuori dai giochi, per ora

Arriva a sfiorare il 16% la somma dei partiti che non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 3% valida per staccare il biglietto per entrare in parlamento. 

I risultati del primo turno mettono fuori dai giochi il Fronte della Disobbedienza Realistica Europea di Gianis Varoufakis, l'ex ministro delle Finanze arruolato nel primo governo di Alexis Tsipras che si insediò a gennaio 2015. La maggior parte dei sondaggi indicava il suo partito di ispirazione democratica MeRa25 vicino al 4%, ma ora i risultati lo vedono fermo al 2,5%.

Sotto la soglia di sbarramento, e di un soffio, il partito nazionalista destra "Greci per la patria" fondato da Ilias Kasidiaris (che ha ottenuto il 2,9%), e il partito Rotta di Libertà della sinistra populista di Zoe Konstantopoulou (fermo al 2,8%).

Se si andasse a un secondo voto, in caso di mancata formazione di un nuovo governo nelle prossime settimane, tutte le carte verrebbero rimescolate. Al secondo turno molti dei deputati eletti nelle file dei partiti minori potrebbero perdere il seggio guadagnato a causa del premio di maggioranza che otterrebbe il primo partito se dovesse superare il 25%. E ciò quasi sicuramente avverrà e andrà a vantaggio del premier uscente Mitsotakis e del suo partito Nuova democrazia. Ma i partiti fermi a percentuali sotto il 3% al primo turno potrebbero avere un'altra possibilità per ottenere una rappresentanza in parlamento.

Il leader di MeRa25 Yanis Varoufakis
21.05.2023
22:16

Tsipras si congratula. "Ma il ciclo elettorale non è finito"

Il segretario dell'Alleanza progressista "Syriza" Alexis Tsipras, ha telefonato al rivale Mitsotakis per congratularsi della vittoria elettorale, fa sapere l'agenzia Amna. 

"Le lotte hanno sia vittorie che sconfitte", ha dichiarato Tispras dagli uffici del suo partito. Poi ha chiarito, comunque, che "il ciclo elettorale non è finito", riferendosi alle nuove elezioni che con ogni probabilità verranno indette se Mitsotakis rinuncerà o non riuscirà a formare un governo di coalizione.

"I nostri organi collegiali si riuniranno immediatamente per riflettere sui risultati", ha dichiarato Tsipras, ricordando che il tempo è poco e tutti "i cambiamenti" devono essere fatti immediatamente "per combattere la battaglia nelle migliori condizioni possibili".

Tsipras, 48 anni, è stato primo ministro durante alcuni degli anni più tumultuosi della crisi in cui la Grecia ha evitato il default grazie ai finanziamenti dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. Tsipras ha faticato a riconquistare l'ampio sostegno di cui godeva quando è andato al governo nel 2015. All'epoca prometteva di invertire le misure di austerità imposte dai piani di salvataggio.

21.05.2023
21:20

"Una grande vittoria"

Nikos Androulakis è stato il primo leader dei principali partiti a rilasciare dichiarazioni pubbliche.

Con l'11,5% dei voti ottenuti, l'esponente del partito socialista ha parlato di "grande vittoria".

"Oggi è una notte molto importante per il Partito democratico e voglio ringraziare dal profondo del mio cuore tutte le donne e gli uomini greci che hanno firmato questa grandissima vittoria", ha detto. 

Alle elezione del 2019 il suo PASOK aveva ottenuto 22 seggi. Ora le proiezioni gliene assegnano 41.

Potrebbe essere il primo destinatario delle richieste di Mitsotakis a formare un governo, se il premier uscente non ritenesse più conveniente sfruttare il premio di maggioranza che la legge elettorale potrebbe offrirgli al secondo turno.

Il leader del partito socialista Nikos Androulakis
21.05.2023
20:36

A un passo dalla maggioranza

La distribuzione dei voti espressi per i partiti che non raggiungono il 3%, e che non andranno in parlamento, sta probabilmente dando il vantaggio più significativo al premier uscente Mitsotakis, in termini di seggi che il suo partito Nuova democrazia potrebbe ottenere.

A fronte di una percentuale di poco al di sotto del 41%, al primo turno il partito del premier uscente otterrebbe 146 seggi in parlamento, solo 5 in meno di quelli che servono per avere la maggioranza necessaria a governare.

Questa la ripartizione dei seggi in base ai risultati del voto di domenica 21 maggio:

Nuova Democrazia: 146
SYRIZA-Alleanza Progressista: 71
PASOK-KINAL: 41
Partito Comunista: 26
Soluzione greca: 16

Lo spoglio elettorale in Grecia
21.05.2023
19:27

L'incognita di un Mitsotakis bis

Il premier uscente Mitsotakis è a caccia di un secondo mandato alla guida del governo, ma gli exit poll indicano che il suo partito "Nuova democrazia" ha ottenuto un numero di voti compreso tra il 36% e il 40%, una percentuale troppo bassa per ottenere in autonomia la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento.

Neanche l'ex premier Alexis Tsipras e leader dell'Alleanza progressista "Syriza" può sperare di guidare il futuro governo. Ha lanciato diversi appelli al candidato socialista Nikos Androulakis per la formare un governo insieme, ma anche con tutte le buone intenzioni, le proiezioni stroncano le speranze sul nascere. La somma delle percentuali di voto di Syriza e Pasok è troppo lontana dal 50%+1 necessario per governare.

Nel calcolo bisognerà considerare anche la ripartizione dei voti ottenuti dai partiti che non raggiungono il 3%, e che non saranno considerati per l'assegnazione dei seggi. Questi "resti" andranno ridistribuiti tra i partiti che hanno superato la soglia di sbarramento, aumentando il numero di seggi da loro ottenuti.

Da domani si apriranno le consultazioni per formare un governo. Senza un accordo che possa garantire un governo dotato di una solida maggioranza in parlamento si tornerà al voto il 2 luglio.

La legge elettorale prevede che al secondo turno il partito più votato, se supera il 25% dei voti, può ottenere dai 20 ai 50 seggi bonus. Il massimo di questi seggi bonus è assegnato al primo partito se supera il 40% dei voti. 

Ed è quest'ultima opzione che Mitstotakis sta considerando, secondo alcuni analisti.

Il premier uscente Kyriakos Mitsotakis mentre esce dalla cabina di voto. AP
21.05.2023
18:45

Gli exit poll

I primi exit poll pubblicati dall'agenzia di stampa AMNA confermano i risultati dei sondaggi che circolavano prima delle elezioni. Il partito "Nuova democrazia" del primo ministro uscente Kyriakos Mitsotakis è in testa. L'alleanza progressista "Syriza" segue con una distanza massima di 11%, intorno al 10% il partito socialista.

Nuova Democrazia: 36-40%
SYRIZA-Alleanza Progressista: 25-29%.
PASOK-KINAL: 9,5-12,5%.
Partito Comunista: 6-8%
Soluzione greca: 3.5-5.5%
MeRA25: 2,5-4,5
Plefsi Eleftherias: 2,2-4,2 %.
Resto dei partiti: 4.8-6.8%

21.05.2023
18:16

Cosa c'è da sapere mentre si svolge lo scrutinio

Sono 9,8 milioni i greci chiamati alle urne per eleggere il nuovo parlamento monocamerale greco.

- Tutti i cittadini greci di età pari o superiore a 17 anni hanno diritto di voto, a meno che non siano stati privati dei loro diritti civili e politici. Il voto è obbligatorio a meno che un cittadino non abbia più di 70 anni o non viva all'estero. Gli elettori che rinunciano al voto senza fornire una motivazione ragionevole, rischiano un anno e un mese di reclusione, ma nessuno è stato mai sanzionato.

- I seggi elettorali sono stati aperti dalle 7 alle 19 ora locale (dalle 6 alle 18 per l'orario di Roma).

- I partiti devono raggiungere almeno il 3% dei voti totali per ottenere un seggio in Parlamento.

- Alle 7:30 (orario di Roma), sarà stato raccolto il 10% dei risultati per stimare l'esito delle elezioni.

- I risultati definitivi sono attesi entro la mezzanotte.

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