Zaporizhzhia sotto attacco, Mosca smentisce l'avanzata di Kiev: le ultime sulla guerra in Ucraina

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Di Michela Morsa
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Nonostante i presunti avanzamenti delle truppe ucraine (smentiti da Mosca), Zelensky frena sull'inizio della controffensiva, che dovrà attendere per la mancanza di armi. Si intensificano i combattimenti a Bakhmut, la Svizzera allenta la sua storica neutralità

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Le sirene antiaeree continuano a suonare a Zaporizhzhya. Secondo le autorità locali, in un solo giorno le truppe russe hanno attaccato la regione 70 volte. Almeno otto persone sono rimaste ferite nel bombardamento di diversi edifici residenziali. 

Nelle ultime ore, il ministero della Difesa russo ha smentito le notizie secondo cui le forze ucraine avrebbero sfondato in vari punti del fronte e ha affermato che la situazione militare è sotto controllo. Mosca ha negato l'esistenza di operazioni di combattimento attive a Zaporizhzhia e Kherson, ma ha sostenuto di aver respinto diversi attacchi ucraini in direzione di Donetsk. 

Le dichiarazioni della Difesa russa sono arrivate in reazione alle affermazioni di alcuni blogger militari russi, che su Telegram hanno riportato quelli che secondo loro erano progressi ucraini a nord e a sud della città di Bakhmut, con alcuni che suggerivano l'inizio di una controffensiva a lungo attesa. 

E mentre il capo del gruppo di mercenari russi Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato che la situazione sui fianchi di Bakhmut si sta svolgendo in linea con il "peggiore degli scenari previsti", un comandante di brigata ucraino ha affermato che ultimamente la milizia ha intensificato i bombardamenti e gli attachi di artiglieria. Non starebbe quindi affrontando la carenza di munizioni sostenuta a gran voce da Prigozhin nei giorni scorsi. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky giovedì ha frenato invece le voci sull'inizio imminente della controffensiva ucraina di primavera. Non è ancora iniziata e dovrà attendere, ha detto Zelensky durante un'intervista all'Eurovision, poiché non si dispone di armi sufficienti. 

A sorpresa la Commissione per la politica di sicurezza del Consiglio degli Stati svizzero ha dato il via libera all'esportazione di armi, dopo aver discusso intensamente sulla fornitura di armamenti all'Ucraina e, di conseguenza, sull'allentamento della storica neutralità del Paese. 

La Gran Bretagna, invece, ha fornito all'Ucraina missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow, che consentirebbero alle forze ucraine di colpire le truppe russe e i centri logistici dietro la linea del fronte.

Il sospetto sul Sudafrica

L'ambasciatore degli Stati Uniti in Sudafrica si è detto sicuro (e preoccupato) che una nave russa abbia raccolto armi in Sudafrica, in una possibile violazione della neutralità dichiarata da Pretoria nel conflitto ucraino. Il riferimento è a una nave cargo russa che, nel dicembre dello scorso anno, è stata sanzionata in un porto navale sudafricano. 

L'ufficio del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa si è detto deluso dalle affermazioni e ha chiesto delle prove, ma il Paese si è impegnato a istituire un'inchiesta indipendente guidata da un giudice in pensione sulla presunta spedizioni di armi a Mosca.

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