Disagi e interruzioni in tutto il Paese. A Parigi i manifestanti hanno invaso la sede nel quartiere della Défense della società finanziaria Euronext
Continuano le proteste e gli scioperi contro la riforma delle pensioni, nonostante la legge sia stata ufficialmente promulgata dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron.
Giovedì 20 aprile è il turno della "rabbia ferroviaria", in vista del grande sciopero del 1° maggio. I ferrovieri sono scesi in strada capitanati dal sindacato Cgt. La protesta ha coinvolto anche i lavoratori di altri settori e ha creato disagi in diverse stazioni della Francia, non solo perchè sono stati interrotti, seppur in quantità limitata, i collegamenti ferroviari della compagnia pubblica Sncf, ma anche perché i sindacati hanno indetto azioni di protesta.
La mattina di giovedì i manifestanti si sono riuniti davanti alle stazioni delle principali città francesi, Parigi, Strasburgo, Bordeaux, Lione e Lille. A Bayonne i ferrovieri hanno cercato di bloccare un negozio di Ikea, mentre a Parigi hanno invaso la sede nel quartiere della Defénse di Euronext, società finanziaria proprietaria della borsa della capitale, vista come simbolo delle grandi multinazionali in Francia.
Bersagliato dalle proteste come principale responsabile del cambiamento del sistema pensionistico, il presidente Macron giovedì si è recato a Hérault, una regione nel sud della Francia, per una visita dedicata alle scuole e allo scambio tra insegnanti, alunni e genitori nella scuola secondaria.
Ma, come già successo durante la visita in Alsazia di mercoledì, è stato accolto dalle proteste, accompagnate dal suono di pentole sbattute.
Intanto la compagnia aerea Vueling ha annunciato la cancellazione di 66 voli da e per Parigi-Orly venerd`e sabato a causa di uno sciopero annunciato dal personale di volo in Francia.