"Non è stato speso un solo euro per le forze armate": Eva Högl attacca il sistema-Germania

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Di Cristiano Tassinari  & Euronews World
Eva Högl durante la sua dichiarazione al Bundestag. (Berlino, 14.3.2023)
Eva Högl durante la sua dichiarazione al Bundestag. (Berlino, 14.3.2023)   -  Diritti d'autore  Screenshot video

Dichiarazioni forti da parte di Eva Högl, commissaria parlamentare per la difesa tedesca al Bundestag, il Parlamento: ha accusato il sistema-Germania di lentezza nei finanziamenti militari e di inadeguatezza delle forze armate. Nonostante gli aiuti all'Ucraina.   

"L'esercito tedesco ha troppo poco di tutto"

Ha fatto scalpore, in Germania, la dichiarazione di Eva Högl, espondente di spicco del partito socialdemocratico SPD: "Non è stato speso un solo euro" di un fondo di 100 miliardi di euro approvato dai parlamentari.

"Inizierò con il tema del materiale e lo riassumo in una frase: la Bundeswehr (l'esercito tedesco) ha troppo poco di tutto e ne ha avuto ancora meno dal 24 febbraio 2022.
Questo vale per l'addestramento, questo vale per le esercitazioni e questo vale anche per l'equipaggiamento militare di terra".
Eva Högl
54 anni, commissaria parlamentare alla difesa in Germania

Il "militarismo" di Scholz

Lo scorso anno il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ricevuto una "standing ovation" in Parlamento quando ha annunciato la fine della tradizione pacifista tedesca. La nuova politica, infatti, includeva un impegno per l'obiettivo di spesa della Nato del 2% del PIL per la difesa, nonché il nuovo fondo militare speciale.

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il cancelliere tedesco Olaf Scholz in Parlamento.Screenshot video

Eva Högl ha, però, messo in dubbio persino il raggiungimento dell'obiettivo di reclutare 203.000 soldati tedeschi entro il 2031.

Le critiche della commissaria per la difesa si uniscono al coro di parlamentari e funzionari che da tempo stanno sollecitando forniture e finanziamenti più rapidi per i militari. 

"Spesa zero"

Ma nonostante la "spesa zero" per le proprie forze armate, tra 2022 e 2023 la Germania ha inviato ingenti quantità di aiuti militari all'Ucraina, oltre ad aver "sbloccato" e autorizzato l'invio - da parte di altri Paesi, come la Polonia, che ne sono in possesso - dei moderni carri armati tedeschi Leopard 2.