Cittadini in piazza contro l'aumento dei prezzi: chieste le dimissioni del presidente Sandu che accusa la destra e urla al complotto
Tornano in piazza i cittadini della Repubblica Moldova. I manifestanti si sono radunati domenica nella capitale per protestare contro il costo della vita e l'inflazione galoppante. Al governo chiedono sussidi per pagare le bollette del riscaldamento.
L'agitazione è organizzata da un gruppo costituito da poco, chiamato "Movimento per il popolo", sostenuto da membri del partito filorusso Shor, che ha sei seggi su 101 in Parlamento.
Invocate le dimissioni del presidente del paese Maia Sandu. Mostrati cartelli con i volti di alcuni leader e politici, accanto a fotografie di grandi case e auto di lusso.
"Veniamo dai villaggi, non abbiamo lavoro, non abbiamo nulla, come possiamo vivere così?". l'interrogativo ripetuto come un mantra."Siamo qui per le pensione: hanno detto che le aumenteranno", la speranza.
Il 13 febbraio Sandu ha delineato quello che ritiene essere un complotto di Mosca per rovesciare il governo con l'obiettivo di mettere la nazione "a disposizione della Russia" e farla deragliare dal suo percorso delineato per entrare un giorno nell'Unione europea.
La Russia ha negato con forza tutto questo, e respinto le accuse.