Petr Pavel è il nuovo presidente della Repubblica ceca

Il neopresidente ceco Pavel
Il neopresidente ceco Pavel Diritti d'autore MICHAL CIZEK/AFP
Di Gianluca Martucci
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Petr Pavel è il prossimo capo di stato della Repubblica Ceca. Il generale in pensione di 61 anni ha largamente sconfitto con sicurezza il suo avversario, l'ex primo ministro Andrej Babis

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L'ex capo di Stato maggiore dell'esercito Petr Pavel ha vinto con il 58% dei voti il ballottaggio delle presidenziali in Repubblica ceca. Con una carriera ai vertici militari, Pavel sarà il quarto a ricoprire il ruolo di capo dello Stato da quando il Paese è diventato indipendente dopo la dissoluzione della Cecoslovacchia. Il 61enne ha largamente sconfitto il suo avversario ed ex primo ministro Andrej Babis, che ha ammesso la sconfitta senza contestazioni.

Con passato nel partito comunista e nei servizi addestrati per compiere infiltrazioni nei Paesi della Nato, il nuovo presidente ha un profilo più indipendente e meno populista del suo controverso predecessoreMiloš Zeman. Pavel definisce un errore i suoi trascorsi nelle fila comuniste e ha cercato di convincere della sua credibilità presentando la lealtà che ha mostrato verso lo Stato per 30 anni e certificando la sua imparzialità e dedizione al lavoro con l'incarico da capo del comando militare della Nato ricoperto tra il 2015 e il 2018. 

Il presidente sceglie il primo ministro dopo le elezioni generali, una delle responsabilità principali della carica, e nomina i membri della banca centrale. Tra i suoi incarichi c'è anche la nomina dei giudici della Corte costituzionale che avviene con l'approvazione della Camera alta del Parlamento. Il potere esecutivo in Repubblica Ceca è affidato in gran parte al governo. 

L'agenda del nuovo presidente

Pavel ha detto che intende recarsi in Slovacchia e Ucraina per i suoi primi viaggi all'estero come presidente. La Polonia sarà tra i suoi primi viaggi. Nel corso della trasferta l'obiettivo sarà assicurare al presidente Andrzej Duda che il suo Paese rispetta pienamente i suoi impegni con la NATO e il principio di difesa collettiva dell'alleanza. 

La guerra in Ucraina è stato un tema centrale della campagna elettorale. Babis ha spesso presentato il suo avversario come uno spegiudicato guerrafondaio a causa del suo passato militare. Nella sua dichiarazione più controversa, ha anche dichiarato che non avrebbe inviato truppe in Polonia o nei Paesi Baltici se gli alleati della NATO fossero stati attaccati. L'ex capo del governo ha fatto marcia indietro, ma non è riuscito a rimediare del tutto alle polemiche che le sue parole hanno provocato.

Il commento del premier Fiala

"Ha vinto il candidato della società civile e dei valori democratici che rappresenta", ha detto il premier ceco Petr Fiala dopo la vittoria di Pavel. Secondo il premier si tratta della terza sconfitta di Andrej Babis e del suo movimento populista, dopo le elezioni parlamentari 2021 e quelle regionali. La sua sconfitta è dovuta alla "più disgustosa delle sue campagne, nella quale ha unito al populismo l'estremismo". "Sono contento che abbia vinto il candidato che si pone come obiettivo quellodi unire le opinioni e calmare i conflitti", ha aggiunto Fiala. 

Sul palco Petr Pavel ha ringraziato tutti gli elettori che sono venuti a votare, affermando che hanno vinto valori come la verità e l'umiltà. Il nuovo presidente presterà giuramento il 9 marzo.

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