Pelé, campione indimenticabile, è morto all'età di 82 anni

Pelè è morto
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Tre titoli mondiali con il Brasile, oltre 1.000 gol con Santos, Cosmos e Seleção, un dopo-calcio fatto semplicemente di...Pelé: gli bastava essere se stesso. un personaggio senza confini, il simbolo dell'epoca d'oro del "futebol"

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La leggenda del calcio brasiliano Pelé, vincitore di tre Coppe del Mondo e portabandiera del "bel gioco", è morto a 82 anni per un'insufficienza multipla degli organi a causa del cancro al colon.

Il campione era ricoverato in ospedale dall'inizio del mese e la sua salute è peggiorata nelle ultime ore. 

Pochi giorni prima del Natale, trascorso con la sua famiglia all'Albert Einstein Hospital di San Paolo, i medici avevano annunciato che il tumore di Pele stava "progredendo" e richiedeva "cure più estese per trattare l'insufficienza renale e cardiaca".

 "Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace". Così, aggiungendo l'emoticon di due cuori e una foto delle sue mani 'intrecciate' con quelle di sorelle e nipoti, la figlia di Pelé, Kely Nascimento annuncia su Instagram la morte del padre. 

"O Rei" era ricoverato nell'ospedale Albert Einstein di San Paolo dallo scorso 29 novembre, per un ciclo di cure dopo essere stato operato nel settembre del 2021 per un tumore al colon. Aveva contratto anche il Covid.
Lascia la moglie Nomi Aoki e sette figli. 

"Pelé è ancora vivo, per noi qui, per tutti, è ancora vivo, è eterno.
Pelé è immortale."
Un tifoso di Pelé

L'ultimo saluto a Pelé sarà possibile da lunedi, con la veglia nello stadio del suo Santos - il suo stadio - e i funerali si svolgeranno martedi. 

Il tweet sulla pagina del campione: "Ispirazione e amore hanno contrassegnato il viaggio di Re Pelé, che oggi è scomparso in pace. Amore, amore e amore, per sempre".

L'immortalità di Pelè è testimoniata dai murales che raccontano la sua storia sui muri di San Paolo, raffigurandolo addirittura insieme a Batman.

Un tributo a Pelè anche dalla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, illuminata con i colori del Brasile, e dallo stadio di Wembley a Londra. 

Bruna Prado/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Il Cristo Redentore in verdeoro, in omaggio a Pelé. (Rio de Janeiro, 29.12.2022)Bruna Prado/Copyright 2022 The AP. All rights reserved

L'ultimo gol della leggenda del calcio

Considerato da molti come il miglior calciatore di tutti i tempi, Edson Arantes do Nascimento, detto Pelé . poi, per tutti "O Rei" (Il Re) - era un ragazzo innamorato dal calcio, diventato ricco e famoso proprio grazie a quel pallone che aveva sempre rincorso, fin da bambino.

All'età di 16 anni, Pelé aveva già lasciato il segno sulla scena internazionale, segnando all'esordio contro i rivali dell'Argentina: era il 1957.

Sul tetto del mondo

Un anno dopo - Pelé non aveva ancora 18 anni - le sue abilità durante i Mondiali e una doppietta contro la Svezia nella finale hanno permesso alla Seleção brasiliana di conquistare la sua prima Coppa del Mondo. Un titolo mondiale che avrebbe difeso con successo in Cile nel 1962 (senza brillare, a causa di un infortunio).

Dopo la delusione del 1966 ai Mondiali in Inghilterra, Il numero 10 verdeoro - a 30 anni - trascinò nuovamente il Brasile sul tetto del mondo, in Messico nel 1970, battendo 4-1 in finale proprio l'Italia. Pelé rimane l'unico calciatore ad aver vinto tre mondiali...

Forse sarebbe venuto persino in Italia a giocare, ma il sogno di Juve, Milan e Inter non si trasformò mai in realtà.

Una macchina da (1000) gol

Ufficialmente, ha segnato 757 gol in 831 partite durante i suoi 20 anni di carriera, anche se con Brasile, Santos e Cosmos - le sue squadre - la leggenda racconta di oltre 1.000 gol segnati...

Poi arrivò un certo Diego Armando Maradona a contendergli lo scettro di migliore calciatore di sempre..

E, una volta lasciato il calcio, pur avendo fatto anche il ministro dello Sport, Pelé è stato semplicemente...Pelé.

Non aveva bisogno di essere nient'altro che Pelé.

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