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Attentato di Lockerbie: arrestato 34 anni dopo il libico che avrebbe fabbricato la bomba

Il relitto del Boeing 747 esploso in volo sopra Lockerbie, in un'immagine d'archivio
Il relitto del Boeing 747 esploso in volo sopra Lockerbie, in un'immagine d'archivio Diritti d'autore  Martin Cleaver/Copyright 2018 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Martin Cleaver/Copyright 2018 The AP. All rights reserved.
Di Cinzia Rizzi & Euronews Agenzie: ANSA
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'uomo, sotto la custodia degli Stati Uniti, sarebbe una figura chiave nell'esplosione del volo Pan Am 103, nella quale morirono 270 persone

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È nelle mani degli statunitensi Abu Agila Masud, l'uomo libico accusato di aver fabbricato la bomba che 34 anni fa esplose sul volo Pan Am 103, mentre sorvolava Lockerbie, in Scozia. Due anni fa Washington aveva identificato Masud e da allora era attivamente ricercato. Solo il mese scorso si era saputo che era stato rapito da dei miliziani in Libia. 

“Alle famiglie delle persone uccise nell’attentato di Lockerbie è stato detto che il sospetto Abu Agila Mohammad Masud Kheir Al-Marimi è sotto la custodia degli Stati Uniti”, ha dichiarato un portavoce dell’ufficio del procuratore britannico.

L'attentato

Il 21 dicembre 1988 una bomba esplose sul Boeing 747 che da Londra andava a New York. L'aereo precipitò nella piccola città della Scozia sud-occidentale, provocando la morte di 270 persone, ovvero tutti i passeggeri e membri dell'equipaggio e 11 persone a terra, le cui case vennero colpite dai detriti. 

L’unica persona ad esser stata finora condannata per l'attentato è Abdelbaset al-Megrahi, processato nel 2001 in un tribunale scozzese convocato nei Paesi Bassi. Venne incarcerato a vita, ma rilasciato nel 2009 dopo la diagnosi di cancro, malattia per la quale morì nel 2012, in Libia.

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