270° giorno della guerra in Ucraina: continuano incessanti i bombardamenti russi. Intanto, arrivano rinforzi dalla Russia per il fronte ucraino
270° giorno di guerra.
In Ucraina, il rigore dell'inverno in arrivo, potrebbe segnare una svolta nell'andamento del conflitto.
Tre esplosioni sono state sentite vicino alla stazione di Melitopol, città sotto controllo russo, stando a quanto ha dichiarato il sindaco della città.
Mentre a Nikopol,i bombardamenti russi sono proseguiti anche nella notte. Gli ucraini, comunque, avanzano verso Lugansk.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato: "La battaglia più dura si sta ancora combattendo, anche se visto il peggioramento del tempo c'è stato solo un attacco oggi e, in ogni caso, i russi continuano a attaccare. Ci muoviamo gradatamente verso la regione di Lugansk e finora abbiamo registrato 400 attacchi dall'inizio del giorno".
Attacco a Kherson
Intanto a Kherson e nei paesini circostanti sventola nuovamente la bandiera ucraina.
La distruzione è generale, i russi non hanno lasciato niente intatto. La maggior parte degli abitanti è fuggita. Mentre le unità di sminamento sono all'opera per bonificare il territorio.
Ma, è notizia di lunedì 21 novembre, l'esercito russo sta nuovamente bombardando su Kherson: ci sono civili feriti.
Lo rende noto il vice presidente del Consiglio regionale di Kherson, Yuriy Sobolevskyi.
Rinforzi russi
Il freddo e la neve hanno salutato un gruppo cittadini mobilitati e di soldati russi nella città di Tver, a circa 180 chilometri a nord-ovest di Mosca, prima di partire per il fronte in Ucraina.
Le immagini diffuse dal ministero della Difesa russo li mostrano ben attrezzati mentre ascoltano le parole di una ragazza che ne elogia il patriottismo e il sacrificio per difendere la vita dei civili russi nei territori ucraini annessi.
La verità è che dopo una breve cerimonia con musica, bandiere e la benedizione della Chiesa ortodossa, i soldati russi sono attesi da una feroce guerra sullo sfondo del rigido inverno ucraino.
La neve sta coprendo la regione di Kharkiv, dove l'esercito ucraino ha riconquistato migliaia di chilometri quadrati dall'inizio di settembre.
Il morale tra le truppe ucraine è alto.
Lev, militare delle forze armate ucraine: "Loro (i russi) ogni tanto si scatenano, ma la nostra artiglieria non li lascia riposare. Inoltre, abbiamo la nostra ricognizione aerea nel battaglione, quindi conduciamo ricognizioni durante i bombardamenti, identifichiamo le postazioni da cui sparano e prontamente spariamo anche noi su di loro".
Paradossi della guerra: molte delle armi utilizzate dalle truppe russe per invadere l'Ucraina sono state abbandonate nella ritirata e sono finite in mano ucraina e, ora, sono puntate direttamente sulle postazioni russe, che sono in attesa di rinforzi in arrivo anche da Tver.