In Barhein il Papa insiste sul diritto a una "piena cittadinanza"

Il Papa in Barhein
Il Papa in Barhein Diritti d'autore AP Photo
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Di Gianluca Martucci
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Le proteste nel Paese continuano e il pontefice invita a rifiutare la violenza e le ingiustizie per privilegiare lo strumento del dialogo

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La messa nella Cattedrale di Nostra Signora d'Arabia è stata l'occasione per Papa Francesco per insistere sul modello positivo che il dialogo ecumenico veicola per la tutela della pace. Affianco al patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I il pontefice sottolinea che "lo Spirito a Pentecoste non conia un linguaggio identico per tutti", ma fa sì che ciascuno degli idiomi adottato dalle diverse chiese cristiane comprenda anche gli altri.

Più che sulle differenze Francesco chiede di soffermarsi sui punti in comune. "Quanto ci unisce supera di molto quanto ci divide", afferma presiedendo la celebrazione nella chiesa più grande della penisola arabica. L'esempio del Barhein, Paese toccato per la prima volta dalla visita di un Papa, "aiuta ad avvertire il bisogno dell’unità, della condivisione della fede: come in questo arcipelago di isole non mancano saldi collegamenti tra le isole, così sia anche tra di noi, per non essere isolati, ma in comunione fraterna", continua Bergoglio.

L'invito a esercitare la carità e a testimoniare la pace si fa assertivo quando Francesco afferma che "non basta dire che una religione è pacifica, occorre condannare e isolare i violenti che ne abusano il nome”. Non ci si può neanche limitare “a prendere le distanze dall’intolleranza e dall’estremismo: è necessario anche interrompere il sostegno ai movimenti terroristici attraverso il rifornimento di armi", aveva affermato il Vescovo di Roma in mattinata alla sessione conclusiva del Forum su “Est e Ovest per la convivenza umana”.

L'opposizione alla violenza è una strada da percorrere attraverso il dialogo interreligioso. Nell'incontro con il grande imam di Al Azhar Ahmed Al-Tayeb Francesco ribadisce la necessità di permettere ai fedeli nel mondo di vivere una cittadinanza senza discriminazioni. Ma nella visita in un Paese riconosciuto per l'esempio del modello di tolleranza religiosa, il pontefice non resta indifferente ai manifestanti che anche in questi giorni chiedono apertura politica e diritti da parte di quella che è una dittatura a tutti gli effetti. Non a caso Franceso ha sottolineato la necessità di "stabilire nelle nostre società il concetto della piena cittadinanza", con una maggiore promozione dell'emancipazione femminile e una più forte tutela dei diritti fondamentali dei bambini.

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