Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Francesco nella terra degli avi

Papa Francesco ad Asti
Papa Francesco ad Asti Diritti d'autore  AFP
Diritti d'autore AFP
Di euronews e ansa
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Si conclude il viaggio del Papa nell'astigiano dove è andato in visita ad alcuni parenti e dove ha celebrato la messa domenicale incontrando tanta gente

PUBBLICITÀ

«Mi sono sempre sentito astigiano»: ha detto Papa Francesco dopo la consegna della cittadinanza onoraria nella cittadina dei suoi avi doveha trascorso il weekend. All'inizio della predica nella cattedrale di Asti  Bergoglio ha detto : «Da queste terre mio padre è partito per emigrare in Argentina e in queste terre, rese preziose da buoni prodotti del suolo e soprattutto dalla genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici». Per poi sottolineare: «Ma oggi è ancora una volta il Vangelo a riportarci alle radici della fede. Esse si trovano nell’arido terreno del Calvario, dove il seme di Gesù, morendo, ha fatto germogliare la speranza: piantato nel cuore della terra ci ha aperto la via al Cielo; con la sua morte ci ha dato la vita eterna; attraverso il legno della croce ci ha portato i frutti della salvezza. Guardiamo dunque a Lui, al Crocifisso».

Francesco alla sorgente delle sue radici in una Asti in festa

La sua è stata una visita anche per stare con i cugini che ha visitato sabato prima di dedicarsi agli impegni pubblici e ai bagni di folla. Alll'Angelus il Papa ha salutato i fedeli in dialetto: "A tutti direi che a la fame propri piasi' encuntreve! [mi ha fatto piacere incontrarvi]; e augurarvi: ch'a staga bin! [state bene!]". Come anche durante l'omelia ha parlato del Cristo in croce "a brasa aduerte", a braccia aperte, sempre pronto ad accogliere.

Francesco non ha naturalmente dimenticato il dramma della guerra in Ucraina.

Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: pensiamo a tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare alla martoriata Ucraina. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la pace!
Papa Francesco
Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Il Papa: non rassegnamoci alla terza guerra mondiale

In Barhein il Papa insiste sul diritto a una "piena cittadinanza"

Il primo Papa in Bahrein