"Bambini ucraini deportati in Russia"

Oltre la sottile linea rossa. Scomparsi dalle zone di guerra. Tra le valigie, le buste con le provviste, il caos dei trasferimenti. Portati via nei campi e dalle città devastate, per essere dati in adozione in Russia. Bambini sottratti alle famiglie in Ucraina sin dall'inizio del conflitto, secondo quanto denunciato dal presidente Volodymyr Zelensky, che ha accusato il Cremlino di perseguire una "coerente politica criminale" nelle aree per lo più remote del Paese.
Ora l'Institute for war statunitense accende un faro su 31 casi, e sostiene che la conferma è arrivata anche da media di Mosca che citano alti funzionari statali. E, fa notare, le adozioni costituirebbero una violazione della Convenzione delle Nazioni unite che potrebbe portare anche a un processo per genocidio.