La miniera di sale romena che potrebbe diventare un bunker

Ieri rifugio anti-aereo, oggi attrazione turistica, domani - forse - bunker anti-atomico. Ravvivati dal conflitto in Ucraina, i timori di un attacco nucleare russo potrebbero regalare una nuova vita a Salina Turda: ex miniera di sale, nel centro della Romania, ora sulla lista dei siti che il governo di Bucarest sta prendendo in considerazione per una possibile riconversione.
Nessun ostacolo legislativo: "La miniera si presterebbe a diventare un bunker"
"In principio la legge autorizza l'utilizzazione come rifugio di qualsiasi luogo che possa garantire un'adeguata protezione - spiega Vasile Daniel, portavoce del direttorato per le situazioni di emergenza di Bucarest e Ilfov -. Da questo punto di vista una miniera di sale risponde ai requisiti. In via almeno temporanea potrebbe quindi prestarsi a un tale impiego".
Scetticismo e problemi pratici: "Necessarie esercitazioni per evitare situazioni di panico"
Un'eventuale riconversione in rifugio anti-atomico richiederebbe però la risoluzione di diversi problemi. "Salina Turda potrebbe certo offire rifugio a molte persone - dice l'analista Sorin Ionita -. Si dovrebbero però anzitutto fare delle esercitazioni. Quando ci sono migliaia di persone da gestire allo stesso tempo è fondamentale per evitare situazioni di panico che possano sfociare in tragedia".
Scetticismo anche da politologi e ambienti accademici, che non considerano come una priorità la trasformazione dell'ex miniera di sale in rifugio anti-atomico.