Ore di tensione per Alessia Piperno, arrestata a Teheran

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Di Gioia Salvatori
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Domenica una chiamata ai genitori da una prigione di Teheran "Aiutatemi temo di non uscirne", ha detto secondo il racconto del padre. Con lei arrestati anche altri stranieri, per cause ancora ignote

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Quella che vedete è Alessia Piperno, la ragazza romana di 30 anni arrestata a Teheran. Postava moschee e mercati da Shiraz, viaggiava in Iran, ma a un certo punto è scomparsa dai radar. La Farnesina lavora al dossier ed è in contatto con la famiglia della giovane; i genitori, titolari di una libreria a Roma Tuscolano in queste ore mantengono il massimo riserbo. 

Domenica hanno ricevuto la telefonata che un genitore non vorrebbe mai ricevere, "Aiutatemi, sto bene ma ho paura di non uscirne" ha detto Alessia Piperno telefonando da un carcere della capitale iraniana, secondo il racconto del padre. 

Alessia sarebbe stata arrestata durante la festa per il suo trentesimo compleanno mercoledì scorso, da quel giorno non si sono più avute sue notizie. Lei, travel blogger e segretaria a lavoro da remoto, da 6 anni girava il mondo. Ignote al momento le cause del suo arresto. Nei suoi ultimi post instagram aveva sostenuto la battaglia per la libertà delle donne iraniane e affermato che quindi non era il momento di lasciare il Paese.

Venerdì le autorità iraniane hanno annunciato l'arresto di 9 stranieri

Venerdì le autorità iraniane avevano annunciato l'arresto di nove stranieri, in particolare da Polonia, Italia e Francia in connessione, secondo loro, con il vasto movimento di protesta innescato dalla morte di una giovane donna di 22 anni, Mahsa Amini, tre giorni dopo il suo arresto per violazione del rigido codice di abbigliamento iraniano che richiede di indossare il velo islamico.

La repressione di questo movimento ha provocato almeno 92 morti, secondo l'ONG Iran Human Rights.

Domenica si sono ancora svolte manifestazioni per denunciare questa repressione mortale, mentre sono state organizzate manifestazioni in tutto il mondo in solidarietà con questo movimento, il più grande in Iran dal 2019.

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