Aborto sicuro e libero : manifestazioni in tutta Europa

Manifestazioni nella giornata mondiale per il diritto all'aborto sicuro
Manifestazioni nella giornata mondiale per il diritto all'aborto sicuro Diritti d'autore Luca Bruno/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
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Il 28 settembre, Giornata mondiale per l'aborto sicuro, ha assunto quest'anno un valore ancora piu imporante. Migliaia di persone sono scese in piazza in italia per la prima grande mobilitazione dopo la vittoria della destra

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Il 28 settembre, giornata mondiale per l'aborto sicuro, ha assunto quest'anno un valore ancora piu imporante.

Migliaia di persone infatti sono scese in piazza in Italia per quella che è stata la prima grande mobilitazione dopo la vittoria della destra.

I cortei erano parte di azioni a livello nazionale volte a inviare un messaggio a Giorgia Meloni e al suo partito Fratelli d'Italia: i manifestanti non sopporteranno alcuna modifica alla legge 194 del 1978, che garantisce l'accesso all'aborto.

"Ha già dimostrato di non rispettare i diritti fondamentali che riguardano tutti noi, cioè la tutela di noi come esseri umani, la nostra libertà. Per certi versi è giusto preoccuparsi di lei ma fino a un certo punto, perché è bene rispondere, forse la Meloni ci spronerà a scendere ancora di più in piazza e a lottare per i nostri diritti", afferma Silvia Ligutti, manifestante per il diritto all'aborto.

Le manifestazioni per difendere il diritto all'aborto, in un momento in cui viene messo in discussione in diversi Paesi, non sono mancate in Francia. Circa 1.000 i manifestanti a Parigi e diverse centinaia a Lione, Tolosa e Bordeaux.

A Budapest, la folla ha manifestato contro una modifica delle norme sull'aborto entrata in vigore il 15 settembre, che secondo i gruppi per i diritti delle donne "umilierebbe" e tormenterebbe le donne senza avere alcun effetto sul numero di aborti.

"È obbligatorio ascoltare il suono del cuore del bambino o guardare l'ecografia. Pensiamo che questo sia disumano e una vera e propria tortura per una madre", afferma Júlia Spronz, leader dell'Associazione dei brevetti.

I manifestanti, alcuni dei quali portavano cartelli con la scritta "Il mio corpo, la mia vita, la mia decisione" o "Contraccezione gratuita per tutti", si sono radunati fuori dal Parlamento ungherese e hanno marciato verso il Ministero degli Interni, che ha elaborato le riforme.

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