Relazioni Italia-Usa? "Dipenderanno da ministri di Economia ed Esteri"

Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale
Giorgia Meloni chiude la campagna elettorale Diritti d'autore ANDREAS SOLARO/AFP or licensors
Di Gioia Salvatori
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Per Mario Del Pero è difficile immaginare un governo di destra che deroghi alla fedeltà atlantica, più facile immaginare che abbracci posizioni euroscettiche

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Come cambieranno, alla luce di un risultato elettorale che vede il successo di FdI, le relazioni tra Roma e Washington? Lo abbiamo chiesto all'americanista Mario Del Pero

"Quello che ci ha mostrato la campagna elettorale è uno sforzo deliberato della leader di Fratelli d'Italia e probabile prossimo presidente del consiglio, Giorgia Meloni, di accreditarsi come partner atlantico e atlantista, fedele e credibile  - dice Del Pero -  È immaginabile che questa linea sarà seguita. Molto dipenderà da chi verrà messo nei dicasteri chiave, soprattutto Economia ed Esteri. Se Meloni vorrà seguire questa linea, è ipotizzabile che siano incluse anche delle figure, diciamo così, tecnocratiche e non politiche, figure di garanzia".

Antonio Tajani, visto che circola forte il suo nome per gli esteri, è una figura di garanzia?

"Lo è ma molto dipenderà dai politici che vedono Forza Italia come un soggetto debole nella coalizione. È una figura di garanzia come lo sarebbero persone che lavorano nelle istituzioni internazionali che hanno avuto ruoli apicali. È un po' il modello di Berlusconi del '94 con Dini o del 2001 con Romano agli esteri. Credo che quella sarà una linea che verrà seguita per rassicurare gli USA".

Adolfo Urso senatore di FdI e presidente copasir ha viaggiato negli Usa dove ha incontrato esponenti del congresso e dell'amministrazione che hanno auspicato una continuità di un eventuale governo Meloni col governo Draghi. Difficile pensare che Meloni possa muoversi sulle tracce dell'europeista italiano più noto al mondo....

"Io credo che dovremmo distinguere e si distinguerà l'atlantismo dall'europeismo. Difficile immaginare un governo di destra che deroga dalla linea della fedeltà atlantica, anche se molto dipenderà dalle posizioni della Lega. Più facile immaginare un governo che alza la soglia della polemica con l'Europa, che abbraccia posizioni, diciamo così, euroscettiche. È da capire quanta simbologia e quanta concretezza ci sarà in un'eventuale linea, diciamo così, anti-europea anti Unione Europea di questo governo".

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