Ucraina: viaggio nell'inferno di Kharkiv, tra attacchi russi e controffensive ucraine

Guerra in Ucraina
Guerra in Ucraina Diritti d'autore AP Photo/Leo Correa
Di Euronews
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I russi colpiscono ancora Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino Zelensky. Controffensiva di Kiev nella regione di Kharkiv

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La linea del fronte. La Russia ha colpito nuovamente Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino Zelensky.

Il giorno precedente i missili russi avevano distrutto una diga sul fiume Inhulet: il crollo della barriera ha provocato inondazioni in diverse località.

L'attacco è avvenuto sullo sfondo di una controffensiva delle truppe ucraine, che hanno riconquistato la maggior parte della regione nord-orientale di Kharkiv.

Gli attacchi russi. Nel suo rapporto di guerra quotidiano, il Ministero della Difesa russo afferma che un massiccio bombardamento delle truppe ucraine nella regione di Kharkiv è in corso e stima in 500 (in 24 ore) il numero di vittime ucraine sul fronte di Mykolaiv e Kherson, nell'Ucraina meridionale.

La riconquista. Dall'inizio del mese, l'Ucraina ha riconquistato centinaia di località nella regione di Kharkiv, per lo più piccole città e villaggi. In alcuni di essi stanno emergendo presunte storie di terrore e torture subite sotto l'occupazione russa.

Ina è un'abitante di Grakove. Mostra dove alcuni civili sono stati sepolti frettolosamente: "Sono stati sepolti in quell'angolo - ci dice - Camminavano di notte e gli hanno sparato".

**Il piano di stabilizzazione.**L'esercito ucraino ha lanciato un piano di "stabilizzazione" nei territori riconquistati e ha proceduto all'arresto dei collaborazionisti russi. Molti cittadini hanno perso tutto dopo l'invasione. Prima del conflitto, Alexander era il proprietario di una fabbrica: "Una vita di lavoro, più di 40 anni, e poi sono arrivati i russi fascisti a distruggere tutto" commenta.

**"Ritiratevi da Zaporizhzhia".**Sempre sotto stretto controllo la centrale di Zaporizhzhia, l'Aieaha invitato la Russia a ritirarsi dall'impianto, teatro di diversi attacchi, per scongiurare lo spettro di una catastrofe nucleare.

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