L'Europa corre ai ripari con i piani di risparmio energetico

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Forniture di gas russo e piani di risparmio energetico: i governi cominciano ad adottare misure per arginare la crisi dell'energia

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In Spagna il governo Sánchez la spunta.
La plenaria del Parlamento ha dato il via libera al decreto omnibus che combina misure di risparmio energetico, sostegno per i trasporti e borse di studio.
Applicata dal 10 agosto, la norma sarebbe saltata se i deputati non avessero votato a favore. Il decreto è stato approvato con 187-161 voti (voto telematico).

"Il risparmio energetico va a vantaggio di tutti - dice la ministra dei trasporti spagnola Raquel Sánchez - Ci aiuta a far fronte al ricatto energetico di Putin, è un risparmio sia per le economie nazionali che per il settore industriale, ed è un'azione strategica di fronte alla sfida posta dal cambiamento climatico".

Per evitare il dispendio energetico, il piano mette i paletti:  utilizzo dell’aria condizionata a un minimo di 27 gradi e del riscaldamento a un massimo di 19 per edifici amministrativi, spazi commerciali e culturali, hotel, luoghi di intrattenimento, scali ferroviari e aeroportuali. Il governo ha anche annunciato maggiori controlli su caldaie, impianti termici e di climatizzazione. 

La Germania, l'economia più grande d'Europa, sta rallentando a causa del picco dei i prezzi dell'energia schizzati alle stelle. Le grandi aziende hanno fatto molto affidamento sull'approvvigionamento di gas russo, ma Mosca ha lentamente diminuito le forniture. In questo contesto, anche il governo tedesco ha approvato una serie di misure di risparmio energetico, che mirano a ridurre il consumo di gas del 2%.

Il ministro dell'Economia tedesco ha dichiarato che le regole potrebbero far risparmiare alle famiglie, alle aziende e al settore pubblico circa 10,8 miliardi di euro (9,1 miliardi di sterline) in due anni.

Stesso discorso per il Portogallo che entro la fine di agosto presenterà un piano anti crisi energetica per l'inverno. 

La fissazione di limiti per le temperature nei negozi e negli uffici e la riduzione dell'illuminazione notturna (come le vetrine dei negozi e l'illuminazione pubblica) sono tra le misure previste.

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