Ad annunciarlo è il ministro per la difesa turco. Guterres, ONU: "l'accordo sta riportando i prezzi dei cereali a livelli pre-guerra"
Un carico alla volta, la crisi alimentare potrebbe avvicinarsi finalmente a un punto di svolta. Altre tre navi stipate di grano dovrebbero salpare dai porti ucraini questo venerdì: a dirlo alla stampa ieri è stato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar.
Proprio a Istanbul il 22 luglio era stato firmato un protocollo d'intesa volto a risolvere la questione delle forniture di cibo e fertilizzanti ai mercati globali: accordi che, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres starebbero contribuendo a stabilizzare i mercati.
"I negoziati che hanno portato agli accordi raggiunti a Istanbul il mese scorso hanno progressivamente avuto un impatto sui mercati globali portando i prezzi dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti verso il basso, vicino ai livelli che avevano prima della guerra, livelli che erano già sostanzialmente alti".
In un primo memorandum tra Russia e in Nazioni Unite, queste ultime si sono impegnate a eliminare le restrizioni anti-russe che impediscono l'esportazione di prodotti agricoli e fertilizzanti.
Un altro documento crea un meccanismo per l'esportazione di grano dai porti del Mar Nero controllati dall'Ucraina. L'accordo siglato tra Russia, Turchia, Ucraina e Nazioni Unite prevede la creazione di un centro di coordinamento quadripartito, inaugurato a Istanbul il 27 luglio, i cui rappresentanti ispezioneranno le navi di grano per prevenire il contrabbando di armi e le operazioni a bandiera falsa.
Proprio a Istanbul, mercoledì, una squadra di ispezione civile congiunta ha trascorso tre ore a controllare il carico e l'equipaggio del cargo Razoni, battente bandiera della Sierra Leone. Partita lunedì da Odessa conun carico di grano ucraino a bordo, la nave dovrebbe arrivare in Libano domenica mattina