Afa e aria irrespirabile. Caldo record ancora per diversi giorni e allarme siccità

Emergenza caldo afoso
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Di Debora Gandini
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Le temperature di questi giorni sono un evento eccezionale in Gran Bretagna. Nessuna tregua per ora. Forse una svolta a partire dal fine settimana. Secondo gli esperti è tutta colpa dei cambiamenti climatici

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Si soffoca in gran parte dell’Europa, in una delle settimane più torride e afose di questa estate 2022. A Londra la colonnina di mercurio ha raggiunto picchi mai registrati prima. Con gli oltre 36 gradi all’ombra i turisti che affollano la City hanno cercato un po’ di fresco nei centri commerciali. Impossibile rilassarsi nei bellissimi parchi. Troppa afa e poco verde a causa della siccità.

Un evento eccezionale che sta mettendo sotto pressione il servizio sanitario pubblico. E nei prossimi giorni in tutto il Regno Unito sono previsti fino a 41°C. Il caldo torrido ha fatto perfino sciogliere, questo lunedì, la pista dell’aeroporto di Luton con voli cancellati e disagi per i passeggeri e voli cancellati. Sono state necessarie sostanziali riparazioni della pista” “dopo che le alte temperature di superficie hanno causato l’aumento di una piccola sezione”, ha affermato l’aeroporto su Twitter.

Nel paese il Met Office, l’Ufficio Meteorologico britannico, per la prima volta nella storia ha decretato l’allerta massima (rossa) in larga parte dell’Inghilterra ancora per altre 48 ore. Una riunione del Comitato Cobra del governo - quello che gestisce le emergenze – era stata convocata sabato pomeriggio per decidere le misure in grado di fronteggiare l’inedita canicola.

Secondo gli esperti, come la Dott.ssa Annela Anger-Kraavi, Direttrice del Centro di ricerca sulla politica climatica dell'Università di Cambridge, "Dovremmo iniziare a pensare a come adattarci a queste ondate di caldo anche in futuro, perché accadrà sempre più spesso. Come stiamo vedendo se questi giorni sono stati i più torridi degli ultimi ultime 10 anni è il segnale che succederà di frequente."

Caldo afoso e insopportabile per altri giorni

Strade deserte per il caldo insopportabile anche in molte città della Francia, come Brest nel nord del paese. Qui le temperature da record hanno costretto molte persone a non uscire di casa. Chi esce ha sempre con se una bottiglietta di acqua, un cappellino per riparare la testa dal sole.

“E’ colpa del riscaldamento globale, tutto qui, dicono le persone. Di solito a Brest si raggiunge il 70% di umidità ma ora stiamo battendo tutto i record. Forse dovremmo farci alcune domande".

Anche a Parigi sotto la Tour Eiffel ci sono meno turisti del solito, almeno nel pomeriggio. Il caldo torrido non da tregua neppure all’Italia, alla Spagna, al Portogallo e alla Grecia. Il consiglio degli esperti resta quello di idratarsi il più possibile, in attesa, si spera, di un po’ di fresco forse dalla prossima settimana.  

L'Italia è stata raggiunta da una massa d'aria molto calda associata al rinforzo dell'Anticiclone nord-africano che, già da giovedì scorso, ha dato il via alla quarta ondata di calore della stagione. Il picco è previsto per questo mercoledì, poi le temperature cominceranno lentamente a diminuire.

Tra giovedì 21 e venerdì 22 luglio le temperature massime oltrepasseranno quasi dappertutto i 33 gradi, con picchi di 40-42 gradi in molte regioni, anche del Centro-Nord, e addirittura sono possibili delle punte fino a 44-45 gradi, specie in Emilia, zone interne del Centro, Puglia, Sicilia e Sardegna.

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