(ANSA) – PERUGIA, 06 LUG – “E’ stata molto molto, molto dura,
un tunnel buio ma ora grazie a Dio ne sono uscito”: a parlare è
Patrick Lumumba, colui che si considera la “seconda vittima”
dell’omicidio di Meredith Kercher, compiuto nel novembre del
2007 a Perugia dove all’epoca viveva. Delitto per il quale venne
arrestato e poi scarcerato dopo 14 giorni, venendo quindi subito
prosciolto perché risultato totalmente estraneo a quanto
successo.
Lumumba ha lasciato da qualche tempo il capoluogo umbro per la
Polonia. “Ora vivo con la mia famiglia a Cracovia dove sono
socio maggioritario di un’azienda di sub-appalto” racconta
parlando con l’ANSA.
Per lui “è difficile da dimenticare completamente” quanto gli
è successo per l’omicidio Kercher. “Me lo porterò nella tomba”
ha affermato.
Dei 14 giorni in carcere, Lumumba ricorda “una grande
tristezza”. “Non bisogna mai dimenticare – ha sottolineato
ancora – Meredith ma io mi sono sempre considerato la seconda
vittima. Ricordo i primi tre giorni da solo in cella, innocente
senza sapere cosa era successo, l’isolamento, il muro davanti
alla finestra. Già dalla questura pensavo che sarei tornato
subito a casa perché mi fidavo…”.
“Ormai per me è un capitolo chiuso e sono fuori dal tunnel” ha
concluso Lumumba. (ANSA).
Lumumba, è stato un tunnel buio ma ora sono fuori

Ora in Polonia arrestato e poi prosciolto per delitto Perugia
Di ANSA
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