Severodonetsk, 10mila soldati rischiano di finire intrappolati nella nuova Mariupol

abitayioni sventrate dall'artiglieria
abitayioni sventrate dall'artiglieria Diritti d'autore Szergej Kozlov/MTI/MTVA
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Di Euronews
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La zona, ferocemente contesa tra Mosca e Kiev, sarebbe stata circondata per tre quarti dai soldati russi

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E' stata già soprannominata la nuova Mariupol la città di Severodonetsk, centro strategico del Donbass, ferocemente conteso tra le forze di Kiev e quelle di Mosca: il sindaco parla di mille persone uccise nella zona che, secondo i servizi segreti britannici, l'esercito russo avrebbe ormai accerchiato per due terzI. 

Centinaia di civili sono stati evacuati negli ultimi giorni, anche dalla vicina città di Lysychansk, bombardata senza sosta da forze russe e filorusse mentre diecimila soldati ucraini rischiano di finire chiusi in una sacca. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato venerdì che sarebbe disposto a incontrare l'omologo russo Vladimir Putin se ciò potesse realemnte servire a porre fine alla guerra.

Ma secondo una nota diffusa dal Cremlino, sarebbe invece proprio Kyiv a "sabotare i colloqui tra Russia e Ucraina", come Putin aveva già affermato nel suo colloquio col cancelliere austriaco Karl Nehammer, durante il quale si era detto disponibile a sbloccare l'export di grano dai porti sul Mar d'Azov in cambio della fine delle sanzioni

Venerdì, in effetti, l'esercito russo ha dichiarato di aver completato lo sminamento delle acque e la rimozione delle navi affondate nel Mar d'Azov, in modo che il porto di Mariupol possa riprendere a funzionare.

Putin ha bollato come “prive di fondamento” le accuse rivolte alla russia "per l'interruzione della fornitura di grano e prodotti agricoli ai mercati mondiali”. Ma è ormai chiaro che il dossier sull'export, fondamentale per la risoluzione di una crisi alimentare che sta già logorando gran parte del terzo mondo, verrà usato come moneta di scambio per cercare di ottenere un ammorbidimento delle posizioni occidentali

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