L'inviata di Euronews, Anelise Borges, ci racconta la guerra dalle trincee del fronte ucraino. L'esercito di Kiev ne è convinto: "Abbiamo l'arma più potente: la nostra determinazione. Riconquisteremo Kherson, la Crimea e il Donbass ucraino"
KHERSON (UCRAINA) - Avvicinarsi ai combattimenti sui fronti meridionali dell'Ucraina è una missione delicata e pericolosa. Abbiamo negoziato per giorni per avere il permesso di venire qui.
Il vice-comandante ucraino Nazar ci sta aspettando.
È a capo di un battaglione di oltre 500 uomini, che sta cercando di riconquistare la città di Kherson, la prima a essere occupata dalle truppe russe all'inizio della guerra.
I combattimenti sono stati feroci - ci dice - mostrandoci il luogo dell'ultimo attacco, 24 ore fa.
"Non riusciranno ad intimidirci"
Il vice-comandante Nazar racconta:
"I russi distruggono deliberatamente le infrastrutture. Vogliono seminare il panico. Pensano che distruggendo città e villaggi saranno in grado di intimidire la gente. Intimidire i civili, intimidire i militari... Ma non ci riusciranno".
*Riconquisteremo Kherson"
Negli ultimi 85 giorni, gli uomini di Nazar sono riusciti a contenere l'avanzata russa nell'area circostante Kherson.
Alla domanda se abbiano le armi e le munizioni giuste per continuare, Nazar risponde che loro hanno qualcosa di ancora più importante: la determinazione.
"Le forze armate dell'Ucraina sono pronte al combattimento più che mai", continua Nazar.
"Quando il nemico ha iniziato a bombardare le terre ucraine di notte, molti uomini hanno letteralmente sfondato le porte dei nostri uffici di arruolamento per andare a difendere la loro terra. Ognuno dei miei soldati ed io sappiamo con certezza che andremo a riconquistare non solo Kherson, ma anche la Crimea e il Donbass ucraino".
Ci spostiamo verso alcune postazioni nelle vicinanze occupate dai militari.
Le trincee sono state appena scavate e dovrebbero offrire una buona capacità di difesa. Siamo a poche centinaia di metri dalla linea di contatto tra russi e ucraini.
"Questa trincea è per una delle nostre unità. Qui ci sono le linee di difesa. Le unità si difendono e proteggono l'insediamento. Se il nemico vuole avvicinarsi... Ma i russi scappano a poco a poco. Li buttiamo fuori!", esclama Nazar, sorridendo.
"É tempo di andare, tenendo gli occhI aperti"
Il governo ucraino dice che non accetterà un cessate il fuoco finché le truppe russe non si ritireranno dal territorio del Paese.
Qui i soldati ucraini dicono di essere pronti a una lunga battaglia.
L'inviata di Euronews, Anelise Borges: "Sembra relativamente tranquillo. in questo momento... Siete preoccupati?"
Il vice-comandante Nazar: "Sì, è ovvio. Siamo in guerra. Ecco perché dobbiamo muoverci".
E ancora per noi è tempo di andare, tenendo gli occhi aperti.