Il presidente del Consiglio europeo improvvisa una fuga forzata durante la sua visita a sorpresa
Nel corso di un viaggio a sorpresa a Odessa, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è stato costretto a mettersi al riparo dai missili che hanno colpito di nuovo la città sul Mar Nero.
Durante l'incontro col premier ucraino, Denys Shmygal, improvvisamente interrotto a causa della fuga forzata, Michel ha affermato che la Russia non riuscirà nei propri intenti.
"Cari amici ucraini - aggiunge Michel - sono venuto a Odessa nella Giornata dell'Europa con un semplice messaggio: non siete soli, noi siamo con voi".
Intanto, la Guardia nazionale ucraina ha predisposto la difesa sulla linea del fronte di Kharkiv.
La conta russa
Il ministero della Difesa russo elenca gli effetti delle recenti manovre offensive a Mariupol.
"Le truppe missilistiche e l'artiglieria - afferma Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo - hanno colpito otto posti di comando, 26 unità di artiglieria, così come 211 aree di manodopera e attrezzature militari.
Gli attacchi hanno portato all'eliminazione di più di 350 nazionalisti e sino a 56 veicoli blindati e a motore".
L'inferno scampato
I sopravvissuti dell'acciaieria Azovstal sono alloggiati in tende: hanno vissuto l'inferno, reclusi nel sito bombardato dai russi per diversi giorni.
Un civile sfollato, Victor Mitchta, riferisce che le condizioni in cui vivevano erano terribili.
Non è certo che tutti i civili siano stati evacuati, sebbene fonti ucraine abbiano confermato che anziani, donne e bambini siano tutti partiti.