La decisione giunge a seguito di una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa
La presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, chiede calma e annuncia misure per rafforzare la sicurezza nel Paese, confinante con l'Ucraina, dopo una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa della Transnistria.
Dopo una riunione del Consiglio Supremo di Sicurezza, ha parlato di "tentativi di aumentare le tensioni, rendendo noto anche che l'aumento delle pattuglie riguarderà prevalentemente il confine e che i controlli sui trasporti si focalizzeranno soprattutto lungo il fiume Nistro (Dniester), che separa la Moldavia dalla Transnistria.
"Le nostre analisi - dice Maia Sandu - mostrano che ci sono tensioni tra varie forze all'interno della regione, interessate a destabilizzare la situazione: questo rende la regione della Transnistria vulnerabile e crea tensioni per la nostra Repubblica.
Condanniamo qualsiasi sfida e tentativo di attirare la Moldavia in qualsiasi azione che possa mettere in pericolo la pace in tutto il Paese".
Una serie di esplosioni (che hanno, tra l'altro, danneggiato il Ministero della Sicurezza nella capitale Tiraspol e una torre radio, senza causare vittime) si sono verificate nelle ultime ore nella regione separatista, sostenuta da Mosca.
Il tutto rafforza i timori che il conflitto ucraino possa riversarsi in Moldavia, tanto che anche Kiev accusa Mosca di cercare di destabilizzare la Transnistria.
Qui, la Russia ha piazzato circa 1.500 soldati, indicati come forze di pace, sebbene si tema che possano essere "utili" per invadere l'Ucraina.