Eroi di guerra o assassini a sangue freddo? La legione georgiana in Ucraina

Volontari della Legione georgiana durante un'esercitazione
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In patria le loro salme sono accolte da una folla ai lati delle strade. Ma per il New York times potrebbero esserci proprio i legionari georgiani dietro alla brutale esecuzione, ripresa in un video, di alcuni prigionieri di guerra russi

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In patria i connazionali li accolgono come eroi: a decine si sono radunati ai lati delle strade di Tbilisi, per salutare il rientro delle salme dei georgiani morti in battaglia al fianco delle truppe ucraine.

Ma per il New York Times le cose, come spesso accade in guerra, potrebbero essere un po' più sfumate: stando a quanto riportato dal quotidiano statunitense, proprio i volontari della Legione georgiana, infatti, potrebbero essere responsabili dell'esecuzione a sangue freddo di prigionieri di guerra russi, ripresa in un filmato estremamente cruento circolato in rete dal 4 aprile.

Dai tempi della Crimea

Volontari dalla Georgia hanno iniziato a unirsi ai ranghi delle forze ucraine già nel 2014, dopo l'annessione russa della Crimea.

Un battaglione georgiano fu istituito all'epoca, sotto il comando di Mamuka Mamulashvili, un veterano delle guerre in Abkhazia, Cecenia e Tskhinvali .

"All'inizio - spiega Mamulashvili - la Legione era composta da 10 ufficiali, ma dopo che le masse hanno scoperto la nostra reputazione, anche oltre i confini dell'Ucraina, volontari da diverse parti del mondo hanno iniziato a riversarsi nelle nostre file".

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Kiev, Ucraina, 19 febbraio 2022: civili si addestrano con i membri della Legione georgianaEfrem Lukatsky/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.

"Abbiamo iniziato l'addestramento dei civili molto prima dell'inizio dell'invasione - continua - poiché intuitivamente eravamo ben consapevoli che la guerra stava per iniziare. Il processo di educazione dei civili in rudimenti militari è iniziato un mese prima dell'invasione. Abbiamo preparato fino a 3 mila civili e ad oggi molti di loro ci chiamano e ci ringraziano perché sono riusciti a sopravvivere grazie all'addestramento che gli abbiamo fornito".

Tra i volontari ci sono veterani di diversi conflitti contro la Russia: uno di loro, Nadim Khmaladze, ha prestato servizio a Irpin, uno dei due fronti più caldi nei sobborghi di Kiev, prima che le truppe russe abbandonassero l'accerchiamento della capitale.

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Kiev, 19 febbraio 2022: membro della Legione georgiana mostra ai civili come usare un fucile d'assaltoEfrem Lukatsky/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.

Secondo Khmaladze, è la disumanità il tratto che queste guerre hanno in comune

"Non esiste una guerra umana - dice - ma esistono delle leggi belliche, e i russi non ne rispettano nessuna: violentano la popolazione locale, saccheggiano... a Irpin hanno rubato persino le tavolette dei bagni, tutto quello su cui possono mettere le mani lo rubano. Il loro lavoro è saccheggiare e infliggere violenza a cittadini pacifici".

L'esecuzione filmata

Proprio di sciacallaggio erano tacciati i prigionieri, apparentemente russi, ritratti in un video estremamente crudo che dal 4 aprile sta creando un certo imbarazzo alle truppe ucraine.

Pubblicato su Telegram da un canale su chiare posizioni filo-russe, il filmato ritrae un gruppo di militari sparare in testa a un soldato russo agonizzante.

"È ancora vivo. Filma questi predoni. Guarda, è ancora vivo. Sta ansimando” dice uno dei militari, riferendosi a un soldato russo con la giacca tirata sopra la testa, sdraiato a terra, apparentemente ferito, in una pozza di sangue, prima che gli venga sparato due volte in testa.

Il video è stato girato su una strada appena a nord del villaggio di Dmytrivka, a sette miglia a sud-ovest di Bucha: le uccisioni potrebbero essere avvenute nel corso di un'imboscata ucraina a una colonna russa, avvenuta intorno al 30 marzo, mentre le truppe russe si stavano ritirando dai villaggi a ovest di Kiev, che per settimane sono state teatro di aspri combattimenti.

Secondo Unian, un'agenzia di stampa ucraina che su Telegram ha pubblicato un video girato subito dopo l'imboscata, l'operazione sarebbe stata condotta dalla Legione georgiana": almeno uno dei militari ritratti nel filmato, in effetti, compare anche nel video dell'esecuzione

La stessa guerra

Secondo Giorgi Gobronidze, docente di diritto all'Università Europea di Tbilisi, molti georgiani sentono di affrontare le stesse sfide degli ucraini e di condividere una causa comune; ed è questo che li sta spingendo a offrirsi volontari per combattere in Ucraina.

"Forse non a livello politico o diplomatico - spiega - ma il popolo ucraino sta mettendo in campo un'iniziativa in questo senso, perché siamo una nazione che ha subito l'aggressione russa nel 2008. che è stata invasa dalla Russia. E ciò che vediamo ora accadere in Ucraina è una continuazione della politica iniziata in Georgia nel 2008, quindi è una parte diversa della stessa guerra"

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