Continua l'esodo, le testimonianze di donne costrette a fuggire. Le parole di Anastasia e Olha sull'inferno ucraino
Con l'inizio del cessate il fuoco cominciato domenica a mezzanotte i cittadini di Mariupol hanno potuto evacuare la città verso centri come Berdyansk e Zaporija.
Nonostante i numerosi convogli organizzati dalle organizzazioni umanitarie, diverse persone hanno deciso di lasciare la città con le proprie vetture.
Secondo l'Alto commissario per i rifugiati Onu sono 40 mila le persone che hanno lasciato l'Ucraina nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della guerra sono oltre 4 milioni i rifugiati che hanno lasciato il Paese, circa 2 milioni e mezzo sono gli ucraini attualmente ospitati in Polonia, il Paese che ne ha accolti di più.
"È stato terrificante. Una famiglia di Kharkiv è finita in un campo minato, solo un bambino è sopravvissuto, terrificante. La situazione a Chuhuiv è orribile, diverse donne stuprate hanno trovato rifugio negli ospedali, è agghiacciante", ha detto Olha Kondratenko, scappata da Kharkiv.
"Ci hanno bombardato in continuazione. Non volevo scappare, ma sono stata costretta ad andarmene. Siamo stati a un passo dall'essere colpiti dalle bombe nell'ultima settimana", ha affermato Anastasia dopo aver anche lei lasciato Kharkiv.
Oltre ai 4 milioni di ucraini ospitati in Europa, l'Unhcr ha stimato che sono 6,5 milioni gli sfollati nel Paese. Ma c'è anche chi sceglie di tornare indietro: secondo il ministero dell'interno mezzo milione di persone ha fatto ritorno in Ucraina dall'inizio della guerra.