Lavoratori contro la precarietà: secondo giorno di sciopero in India. In piazza, fianco a fianco, tutte le categorie
Decine di migliaia di lavoratori hanno marciato di nuovo per le strade di Nuova Delhi con le bandiere rosse dei sindacati, intonando slogan anti-governativi.
In occasione dello sciopero nazionale di due giorni in India dipendenti dell'industria, agricoltori, impiegati si sono trovati fianco a fianco nelle principali città del paese per chiedere maggiori diritti, un aumento del salario minimo e forme di previdenza sociale.
Rikta Krishnaswamy, 34 anni, è un operatore tecnico e inquadra così la situazione:
“Più aumentano le spese, più aumenta la precarietà per i lavoratori del settore non organizzato, una condizione che colpisce anche quelli che sono nel settore organizzato. Siamo oberati di lavoro, siamo sottopagati, soprattutto siamo minacciati. Non possiamo lamentarci perché c'è un numero esorbitante di disoccupati che sono pronti a prendere il nostro posto.
Secondo i manifestanti le politiche economiche intraprese dal governo di primo ministro Narendra Modi stanno danneggiando l’economia del paese che si stava riprendendo dopo aver subito un duro colpo durante i primi due anni della pandemia.