Da Odessa a Bucarest, la storia di Irina in fuga dalla guerra
Il numero di ucraini che attraversano il confine con la Romania è diminuito negli ultimi giorni, ma dall'inizio della guerra sono entrate nel Paese più di 500mila persone.
La storia di Irina, rifugiata in Romania
Come Irina, un'insegnante di inglese di Odessa che è arrivata a Bucarest nella prima settimana del conflitto, insieme a suo figlio, sua nonna e a un'amica. Dopo pochi giorni, ha subito trovato lavoro in un ristorante cinese.
"Lavorare è importante, mi sento meglio da quando ho cominciato. Perché quando siamo arrivati qui era tutto perfetto, tutto molto comodo... ma stare senza fare niente ci faceva sentire un po' a disagio a livello psicologico", dice alle telecamere di Euronews.
Durante le sue giornate, il pensiero va spesso all'Ucraina, di cui parla trattenendo le lacrime: "Cerco di dimenticare quanto succede nel mio Paese perché è difficile convivere con questo pensiero. Ogni volta che ho una pausa e prendo il telefono, ovviamente apro Facebook e vedo tutte quelle notizie sui bambini che muoiono o sui giovani caduti al fronte".
Irina e la sua famiglia sono state ospitate da Camelia, una signora di Bucarest che ha aperto loro le porte della propria casa. Come racconta, l'adattamento alla nuova realtà dei suoi ospiti non è stato immediato.
:"Erano completamente disorientati. Non parlavano, non sapevano niente, non conoscevano nessuno. Per quasi una settimana sono usciti di casa solo quando li ho chiamati".
Grazie al suo nuovo impiego, però, la vita quotidiana di Irina è un po' più normale di prima. Non si tratta solo di guadagnarsi da vivere: lavorare è soprattutto una distrazione da ciò che si è lasciata alle spalle.