Il paese, che non fa parte della NATO, destina al comparto lo 0,6% del PIL. Per la ministra Tanner non è ancora abbastanza
La guerra in Ucraina, a poche centinaia di km da Vienna, spinge l'Austria verso un cambiamento: nonostante le relazioni tradizionalmente buone con la Russia, la repubblica alpina unisce i suoi sforzi a quelli dell'Occidente. Pur non mettendo in discussione la posizione di neutralità, l'Austria aumenta gli investimenti nel comparto militare, ma l'adeguamento non pare abbastanza alla ministra della Difesa Klaudia Tanner:
"Spendiamo attualmente 2 miliardi e 700 milioni di euro l'anno e per l'Austria questo è il budget della Difesa storicamente più alto".
Ufficialmente il paese, che destina al settore lo 0,6% del PIL, non ha intenzione di aderire ad alleanze come la Nato, e a Vienna le parate militari celebrano proprio il Giorno della neutralità. Tuttavia, gli scenari geopolitici in rapido cambiamento potrebbero far mutare anche questo dato.