Contrastanti le reazioni degli ucraini dopo il riconoscimento da parte del presidente russo dell'indipendenza delle repubbliche separatiste dell'est
I blindati russi a Donetsk, la borsa di Mosca che crolla, l'Onu che allerta sul rischio reale di un grande conflitto. Il giorno dopo il riconoscimento da parte del Cremlino dell'indipendenza delle repubbliche separatiste filorusse dell'est ucraino, tra gli ucraini i sentimenti sono contrastanti. Artem Ivaschenko, chef di 22 anni, da Kiev esprime preoccupazione: "Sono molto scioccato perché ho molti familiari a est, vengo da Donetsk. È l'ottavo anno che vivo a Kiev, questa è la notizia più spaventosa dopo otto anni". Oleksii, studente di 20 anni spiega: "Non penso male dei russi e li capisco perfettamente: anche loro non vogliono questa guerra".
La festa a Donetsk
A Donetsk c'è chi dopo l'annuncio di Putin ha festeggiato con fuochi d'artificio, canti, caroselli e inni alla Russia. Andrey pensa ai posteri: "Lo racconterò i miei figli, ne ho tanti e sto cercando di ricordare questo momento. Non riesco a esprimere tutte le emozioni a parole. Sono felice, sono felice", dice.
Per Aleksandr è un momento indescrivibile: "Tutto ciò non si può descrivere, queste sono emozioni indimenticabili. Per otto anni la situazione era congelata ma alla fine, ora, siamo la Repubblica popolare di Donetsk".