Stallo al Consiglio di sicurezza ONU sulla Corea del Nord. Affossata da Mosca e Pechino una risoluzione che condannava i test missilistici. Gli USA: "Così ricompensiamo l'aggressività di Pyongyang". La Cina: "Si stava meglio con Donald Trump. Adesso circolo vizioso di tensioni e sanzioni"
Fumata nera, al Consiglio di Sicurezza ONU, sulla risoluzione che condannava atteggiamento aggressivo e ripetuti test missilistici della Corea del Nord. Proposto dagli Stati Uniti, il testo è stato fra gli altri boicottato da Cina e Russia. Terza in appena in un mese, al pari di quella del 20 gennaio, la riunione del non è quindi potuta andare oltre una dichiarazione comune siglata da otto dei paesi membri.
Questi i paesi che hanno appoggiato la risoluzione: Stati Uniti, Regno Unito, Albania, Francia, Irlanda, Norvegia, Emirati Arabi Uniti, Brasile
Questi i paesi che hanno boicottato la risoluzione: Russia, Cina, Messico, India, Gabon, Kenya, Ghana
"Spendere miliardi in test missilistici è uno schiaffo alla popolazione che soffre la fame"
"Siamo preoccupati dalla situazione umanitaria sul campo - ha detto l'ambasciatrice USA alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield -. Abbiamo fatto tutto il possibile per fornire aiuti umanitari. Spendere milioni di dollari in test militari quando la popolazione soffre la fame, significa però che questo Paese ignora completamente i bisogni dei suoi cittadini".
Pechino denuncia dal canto suo un "circolo vizioso di condanne, sanzioni e tensioni" ed esprime rimpianto per l'amministrazione Trump. "Allora abbiamo assistito alla sospensione dei test nucleari e balistici - dice Zhang Jun, ambasciatore cinese all'ONU . Adesso se gli Stati Uniti vogliono arrivare a una svolta con Pyongyang, devono fare prova di maggiore sincerità e flessibilità".
Il fallimento di questa risoluzione, ha riassunto l'ambasciatrice statunitense, finisce per ricompensare la Corea del Nord. I suoi firmatari temono che stallo e silenzio del Consiglio di sicurezza incitino Pyongyang a proseguire con le sue politiche aggressive e di sfida.