Ucraina: lo shock recente e la nuova paura di un'invasione; testimonianza di un veterano gay

Ucraina: lo shock recente e la nuova paura di un'invasione; testimonianza di un veterano gay
Diritti d'autore Ministerio de Defensa de Rusia
Di Anelise BorgesGioia Salvatori
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Un veterano della guerra del Donbass e attivista LGBT racconta alla nostra inviata le ferite aperte dopo l'attacco del 2014 e i nuovi timori di una mossa russa

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Mosca ha negato più volte di voler invadere l'Ucraina ma molti a Kiev temono il peggio e si preparano ad un eventuale attacco russo. Tra questi c'è anche Viktor Pylypenko, un veterano della guerra del Donbass che nel 2018 ha fatto coming out ed ora difende la causa LGBT all'interno dell'esercito. Prima, per due anni, dal 2014 al 2016 ha combattuto sul fronte del Donbass contro i separatisti filorussi. Per lui dichiarare la propria omosessualità e diventare un attivista è stato come continuare la guerra: una battaglia per la libertà contro ogni oppressione.

"Ero un paramedico in prima linea - racconta Viktor Pylypenko -  Ero un lanciagranate e un paramedico allo stesso tempo per mancanza di personale. Davo le prime cure sul campo di battaglia, c'erano persone che morivano tra le mie mani. E non erano sconosciuti, erano miei amici".

Viktor dice che i ricordi di quel tempo lo perseguitano ancora oggi.

Dopo la guerra del Donbass shock da granata e incubi ricorrenti per i veterani

"Gli esseri umani si abituano a tutto, quindi anche noi ci siamo abituati a tutto. Ma dopo la guerra quasi tutti i miei cognati hanno lo shock da granata, disordini da stress post traumatico, l'incubo di tornare in guerra.. è stata un'esperienza piuttosto scioccante"

Dopo la guerra quasi tutti i miei cognati hanno lo shock da granata, disordini da stress post traumatico, l'incubo di tornare in guerra... è stata un'esperienza piuttosto scioccante
Viktor Pylypenko
Veterano guerra nel Donbass e attivista gay

Lunedì, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ha affermato che la guerra può ancora essere evitata, se gli alleati occidentali continueranno a sostenere il suo Paese: "Le minacce che provengono dalla Russia sono di natura globale, e quindi le contromisure devono essere globali. Ripetiamo costantemente ai nostri partner che ciò che sta accadendo oggi in Ucraina non riguarda solo la sicurezza del nostro Stato. Riguarda la sicurezza del tutta l'area euro-atlantica". ha detto.

I Paesi occidentali investono in uno sforzo diplomatico a tutto campo per disinnescare la crisi ma non è l'unico fronte: gli Stati Uniti la scorsa settimana hanno inviato armi e munizioni in Ucraina, una fortinuta che rientra in un piano di aiuti militari dal valore di 200 milioni di dollari e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato un dispiegamento di truppe nell'Europa orientale.

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