Lavrov: "Se dipende da Mosca non ci sarà alcuna guerra"

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Non calano le tensioni per l'Ucraina. Il segretario della Nato: "Pronti a ogni opzione"

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La Nato accusa la Russia di stare continuando ad ammassare truppe lungo i suoi confini con l'Ucraina, e anche in Bielorussia. Esercitazioni militari stanno svolgendosi nella regione di Rostov, sul Mar Nero, dove si è concentrata una flotta di 20 navi salpate da Sebastopoli e Novorossiyk. E tuttavia il capo della diplomazia di Mosca nega di volere il conflitto.

Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo: "Non ci sarà una guerra se quanto dipende dalla Federazione Russa. Noi non vogliamo una guerra. Ma non permetteremo che i nostri interessi siano calpestati e ignorati". La Russia chiede alla Nato garanzie sul fatto che l'Alleanza non si allarghi all'Ucraina, e che non dislochi basi militari nei paesi ex-sovietici, ma la richiesta non ha trovato risposte positive.

Al contrario, la Nato accusa Mosca di stare preparando una invasione dell'Ucraina, e minaccia in tal caso di farle pagare un altissimo prezzo. "Siamo pronti a ogni opzione", ha detto il segretario generale Jens Stoltenberb, "Siamo preparati allo scenario peggiore, quello di una invasione russa dell'Ucraina".

Kiev dal canto suo, mentre aggiorna rapidamente le proprie risorse militari anche grazie al materiale ricevuto da Gran Bretagna, Usa e Unione europea, registra qualche disaccordo con Washington, con il presidente Zelensky che, secondo alcune fonti, avrebbe chiesto al suo omologo Biden di "abbassare i toni" sulla minaccia di invasione russa, che lui ritiene "ambigua".

"Non vedo oggi un'escalation più significativa di quella che c'è stata prima. Certamente è aumentato il numero delle truppe, ne ho parlato già nel 2021. Ma i mass media danno l'idea di una situazione con soldati per strada, piena mobilitazione, fuga dei civili... Non è così, non abbiamo bisogno di generare panico", ha detto ai giornalisti il presidente. Infine, a livello Nato si discute del tipo di sostegno che i paesi membri debbano offrire a Kiev in caso di invasione russa. Finora infatti l'Ucraina non fa parte dei paesi membri, per i quali scatta l'obbligo di difesa stabilito dall'art. 5 del Trattato istitutivo dell'Alleanza, ma solo un partner, sebbene importante.

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