Grazie a un accordo tra due grandi musei, un frammento del Partenone è finalmente tornato in Grecia. "Altri paesi seguano l'esempio italiano" ha detto il premier ellenico
Èstato riconsegnato questo lunedì mattina il cosiddetto "frammento Fagan" che il Museo Archeologico Salinas di Palermo ha restituito al Museo dell'Acropoli di Atene.
Il frammento di marmo del fregio del Partenone, il primo a tornare in Grecia da un paese straniero, sarà esposto nella capitale per 8 anni. Ma le autorità italiane intendono lasciarlo alla Grecia in via permanente: una scelta che è stata salutata con favore dallo stesso premier ellenico Kyriakos Mitsotakis.
"Penso sia un passo importante che indica la strada affinché altri musei facciano lo stesso" ha detto il Primo ministro, alludendo alle altre istituzioni - prima fra tutte il British Museum di Londra - che la Grecia vorrebbe seguissero ora l'esempio italiano.
Il frammento, che apparteneva al fregio orientale del Partenone - prima di entrare nella collezione del console britannico in Sicilia e a Malta, Robert Fagan - raffigura la parte inferiore delle gambe della dea Artemide, e verrà ora ricollocato nella sua posizione originale. Era rimasto in Sicilia per 204 anni, a partire dal 1818.
In cambio il museo Salinas riceverà dai colleghi dell'Acropoli una statua acefala di Atena del V secolo a.C. e un'anfora del VIII secolo a.C.
Una forma di cooperazione che, per l'assessore regionale siciliano ai Beni culturali, Alberto Samona, traccia la strada per il futuro delle relazioni tra istituzioni museali in Europa.
"Oggi costruiamo il futuro." ha detto Samona. "Un futuro europeo, in cui Grecia e Sicilia sono unite da una visione comune".
La riconsegna fa seguito alla restituzione di 10 frammenti al Museo dell'Acropoli, avvenuta la scorsa settimana da parte dal Museo Archeologico Nazionale Greco. Ma Atene ora preme perché anche le sculture custodite dal British Museum tornino al Partenone.