Etiopia, i ribelli annunciano il ritiro per consentire gli aiuti umanitari

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I separatisti deI Tigray, avanzati negli ultimi mesi nelle regioni limitrofe di Amhara e Afar, si stanno ritirando nella loro regione per "aprire la porta" agli aiuti

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In Etiopia, i separatisti deI Tigray, avanzati negli ultimi mesi nelle regioni limitrofe di Amhara e Afar, si stanno ritirando per "aprire la porta" agli aiuti umanitari in favore della popolazione.

L'annuncio apre una nuova fase di un conflitto mortale che ha opposto le forze filo-governative ai ribelli e ai loro alleati per più di un anno.

Sinora, il Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf) aveva definito "assolutamente impossibile" un ritiro da queste zone, richiesto dal governo come prerequisito per i negoziati.

Gemunu Amarasinghe/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Dalla fine di ottobre, le due parti hanno rivendicato importanti progressi territoriali, ma le comunicazioni sono state interrotte nelle zone di combattimento e l'accesso ai giornalisti è limitato.

Secondo le Nazioni Unite, il conflitto ha causato diverse migliaia di morti, oltre due milioni di sfollati e ha fatto precipitare centinaia di migliaia di etiopi in condizioni che rasentano la carestia.

Intanto, l’Esercito etiope ha ripreso il controllo di Lalibela, seconda città sacra dell’Etiopia dopo Axum e patrimonio mondiale dell’Unesco.

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