La Prima della rinascita post Covid alla Scala di Milano: applausi per il Macbeth di Verdi e per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura
Il sipario è tornato a rialzarsi: un applauso catartico, riconoscente per chi sta al timone della nave, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura.
5 minuti di ovazione, che potrebbero essere gli ultimi da Presidente ad una Prima della Scala, seguiti dalle note dell'inno d'Italia.
La rinascita post Covid passa dalla musica di Verdi: è il Macbeth ad inaugurare la stagione lirica per la settantesima Prima dell'istituzione milanese.
''Ci regalate una grande interpretazione" ha detto il presidente Mattarella agli orchestrali, che - al termine dell'apprezzata performance - sono stati a loro volta accolti da 12 minuti di applausi.
Il ritorno alla normalità è un galà accorto: in teatro mascherine e green pass. Poco spazio alle consuete proteste, contro la gestione della pandemia del governo Draghi e i brevetti dei vaccini. Restano fuori e sono pochi.
In sala sono 2mila gli spettatori. "Arrivare a fare la Prima ha del miracoloso" aveva sottolineato il sovrintendente Dominique Meyer alla presentazione dell'evento.
Meyer ha ribadito sforzo collettivo per riuscire a mettere in scena una produzione di questo livello e difficoltà nonostante una pandemia che da due anni impone regole che rendono un lavoro come questo davvero complicatissimo.
La modernità del Macbeth
"Macbeth", basato sull'omonima tragedia di William Shakespeare, un intrigo di amore, odio e brama di potere, in una messa in scena scandita dagli effetti speciali di Davide Livermore, è stato magistralmente diretto da Riccardo Chailly, calorosamente applaudito.
"Volevamo dimostrare la modernità quasi abrasiva del Macbeth, con una freschezza, una teatralità, che a volte è persino allarmante", spiega il direttore musicale della Scala.
Lady Macbeth spinge il marito a commettere molteplici omicidi per ottenere il potere. La protagonista shakespeariana è stata interpretata dal soprano Anna Netrebko, la cui voce espressiva con le sue abbaglianti note alte ha entusiasmato il pubblico in un'atmosfera di angoscia e mistero.
Nel ruolo di Macbeth, il baritono Luca Salsi - la cui voce sembra fatta su misura per il repertorio verdiano - ha incantato il pubblico. Macbeth è il più affascinante e complesso dei personaggi di Verdi", ha detto, evocando "una storia contemporanea di potere e sangue".
L'ambientazione onirica è monumentale, evocando a volte un panorama di grattacieli tipici delle grandi città americane, a volte un gigantesco labirinto, metafora dei percorsi tortuosi attraverso i quali vagano le menti dei protagonisti.