Il cancelliere in pectore lo ha comunicato durante l'incontro Stato-regioni; intanto dalla Baviera e dal Baden-Württemeberg i malati vengono trasferiti all'estero (anche in Italia)
Un gigante che corre per recuperare un ritardo che paga, quello sui vaccini contro il coronavirus: in Germania il cancelliere in pectore, Olaf Scholz, si è espresso a favore dell'obbligo vaccinale durante l'incontro Stato-regioni.
Scholz, inoltre, ha presentato un decalogo di strette che potrebbe impedire l'accesso ai non vaccinati né guariti, anche ai piccoli negozi.
In sintesi arriva una stretta, stretta tardiva mentre la tensione ospedaliera è forte e i contagi si moltiplicano.
"A causa di coloro che non sono stati vaccinati, la cosa riguarda tutti ed ha conseguenze in tutto il ppaese, per il carico di lavoro negli ospedali, nelle unità di terapia intensiva.
Pertanto, è giusto che, in queste circostanze, una decisione del genere può e deve essere presa, io sono favorevole".
Dalla Germania malati all'estero
Le terapie intensive in certe regioni sono sature: alcuni malati dalla Baviera sono stati già trasferiti all'estero (anche in Italia) e lo stesso si prepara a fare il Baden-Wüerttemberg.
Una situazione di caos che spinge molti scettici a vaccinarsi: il numero di iniezioni quotidiane non è mai stato così alto da metà luglio e 23.000 sono state le prime dosi iniettate da inizio settimana.
Con la domanda che cresce, il presidente della Baviera ha fatto sapere che il vaccino verrà somministrato anche in farmacia e negli studi dei medici specialisti.
Nelle ultime 24 ore, in Germania si sono registrati quasi 400 morti, con oltre 45mila nuovi casi.