Questa domenica nella capitale belga un corteo ha sfilato nel centro cittadino, scontri proprio vicino al palazzo della commissione europea; intanto la polizia di Rotterdam conferma di aver sparato come extrema ratio negli scontri di venerdì e di aver arrestato 51 persone
Sono continuate anche questa domenica le manifestazioni contro le restrizioni tese a limitare la diffusione del covid-19. Dopo notti calde nei Paesi Bassi, il testimone è passato a Bruxelles. Qui 35mila persone sono scese in piazza con lo slogan "Insieme per la libertà"; tutto è degenerato quando una frangia di manifestanti ha iniziato a lanciare oggetti all'indirizzo della polizia e le forze dell'ordine hanno usato idranti e lacrimogeni. Gli scontri proprio vicino al palazzo della commissione europea.
Scene simili si erano viste nei Paesi Bassi la polizia di Rotterdam ha fatto sapere di aver arrestato 51 persone dopo i disordini, con 7 feriti, di venerdì. Disordini che poi sono proteguiti all'AIA dove gli arresti sono stati 19 con una seconda notte di violenze, quella tra sabato e domenica.
A Rotterdam la polizia è stata accusata di aver sparato Fred Westerbeke, il capo della polizia di Rotterdam, ha confermato dicendo che è stata una misura estrema vista la grande tensione che si era creata: "Prima che un poliziotto estragga la sua arma e spari persino con la mira, deve succedere davvero qualcosa - ha spiegato - Lì i miei uomini erano davvero in difficoltà."
Le misure: chiusure anticipate, ristoranti e bar solo per i vaccinati
Nei Paesi Bassi il governo ha imposto la chiusura anticipata dei locali, massimo alle 20, e si sta orientando verso il divieto d'ingresso a bar e ristoranti per i non vaccinati. In Belgio con la media di 10.300 nuovi casi di covid 19 ogni giorno il governo ha chiesto il telelavoro e limitato l'accesso a bar e ristoranti ai soli vaccinati.