Victoria and Albert Museum di Londra: oltre 200 pezzi, provenienti da collezioni pubbliche e private, nella mostra dedicata a Fabergé
Dai primi anni del secolo breve un fil rouge lega la gioielleria di fiducia degli zar al Regno Unito: a Londra Fabergé aprì nel 1903 l'unica filiale fuori dalla Russia e, oltre un secolo più tardi, la capitale britannica celebra la perizia orafa attraverso duecento pezzi provenienti da collezioni pubbliche e private, che raccontano la storia di Carl Fabergé e della sua azienda.
Secondo Kieran McCarthy, curatore dell'esposizione "Fabergé a Londra: Romance to Revolution", le creazioni di Fabergé"sono un espediente narrativo, un sinonimo di artigianato di lusso e bellezza. Quando le si guarda da vicino, e prego tutti di venire a vederle, sono pezzi strabilianti e sono lì per suscitare nuovamente quel senso di meraviglia".
I diademi, le celeberrime uova, tabacchiere, vasi: sono alcuni dei pezzi della mostra, che propone anche oggetti più insoliti.
Tra questi uno dei manufatti preferiti dal critico d'arte Tabish Khan: si tratta di un rinoceronte monocromo, fatto di ossidiana.
"Quando si guarda un lotto Fabergé, si pensa a elementi molto scintillanti, lucenti, belli. Beh, questo rinoceronte di ossidiana è un pezzo più sottile, si possono davvero vedere la muscolatura e i dettagli. Ti permette di ammirare la maestria senza essere accecato dalla bellezza dell'oggetto", dice Khan.
La clientela di Fabergé era composta dalle famiglie reali di Regno Unito, Germania, Italia e Svezia e da famiglie ricche come i Rothschild. Oggi i manufatti sono tra i più ambiti dai collezionisti.
Al Victoria and Albert Museum, "Fabergé a Londra: Romance to Revolution" resterà aperta al pubblico fino all'8 maggio 2022.