L'arrivo del Beaujolais nouveau come una liberazione

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Quel vino novello francese che mantiene il "sapore della vendemmia" ha scaldato il cuore più forte quest'anno perché sembra portarci fuori dalla pandemia

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Mai come quest'anno le feste delle cantine nel Beaujolais hanno avuto il sapore della fine della vendemmia. Nel 2020 tutto era stato messo in sordina, niente feste e in definitiva anche meno vino con un 25% di produzione in meno dovuta anche alla relativa siccità dei suoli francesi del Rodano. 

Rinasce la festa del novello francese

Il 2021 vuole a tutti i costi segnare la rinascita e si recupera anche il mercato statunitense che nei mesi scorsi era stato fiaccato dai dazi imposti dall'ex presidente Trump. Si rincorre anche il mito dell'internazionalizzazione della festa che viene celebrata nei paesi importatori del prodotto francese come il Giappone e in altre nazioni amanti del Beaujolais, non un grande vino da invecchiamento ma quel prodotto che porta in tutto il mondo il biglietto da visita dell'enologia cocoricò "prêt à l'emploi", anzi pronta alla mescita.

Una tradizione di 70 anni

Il Beaujolais Nouveau ha fatto la sua apparizione trionfale sui media già negli anni '50 e '60, quando i distributori ingaggiarono la competizione nel diventare i primi a fornire il novello francese che radunava nei pub e nei ristoranti i gaudenti francesi e le schiere di bevitori e beoni dal palato non troppo complicato.  Poi nel 1985 si è cercato di dare una ufficialità all'evento dello spillare il primo vino dalle grandi botti e stabilendo che il terzo giovedì di novembre doveva diventare la data di uscita ufficiale per il vinello più noto di Francia.

Miss Beaujolais

Alla grande festa di Beaujeu nella notte del Beaujolais è venuta anche miss Beaujolais cioè Léa Sandrin che ha ringraziato per l'atmosfera di allegria e genuina voglia di ritrovarsi dopo i lunghi mesi di confinamento. Intanto allo scoccare della mezzanotte i maestri viticoltori hanno scandito i secondi precedenti al colpo del martelletto che apre il rubinetto della prima botte: alla salute!

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