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Maltempo: Coldiretti, tanti animali morti in campagne sarde

"Dichiarare subito lo stato di calamità naturale"
"Dichiarare subito lo stato di calamità naturale"
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Di ANSA
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(ANSA) - CAGLIARI, 17 NOV - Animali morti, orticoli ed in particolare carciofi distrutti, erbai a mollo, serre allagate, strade rurali e recinzioni divelte. E' il bilancio nelle campagne sarde dell'ondata di maltempo di questi giorni, dencunioato dalla Coldiretti che chiede subito lo stato di calamità. "Oltre ai centri abitati - si legge in una nota - a pagare il prezzo più alto è ancora una volta l'agricoltura a causa di un clima sempre più tropicale. Nel giro di pochi giorni si è passati da un prolungato periodo di siccità, a una serie di bombe d'acqua che hanno fatto registrare in alcune zone del sud Sardegna un quarto delle medie annuali di pioggia. Sale il conto dei danni provocati all'agricoltura da un 2021 che fa segnare in Italia il record di eventi estremi da quando sono iniziate le rilevazioni. Ieri a pagare il prezzo più alto è stato il centro Sardegna nel comprensorio di Siniscola e in particolare a Lodè dove la furia dell'acqua ha travolto e ammazzato anche delle pecore, oltre a erbai, strade rurali e recinzioni. Danni anche nel Nord Sardegna, con la bomba d'acqua che ha colpito Monti, che ha coinvolto anche qualche strada rurale. Ma danni se ne sono registrati anche nel Sarrabus, nell'Oristanese e a macchia di leopardo anche in altri territori. Perdite che si sommano a quelle già pesanti di domenica scorsa che avevano interessato diverse serre e campi di carciofi della parte sud Orientale dell'Isola da Capoterra e Sarroch fino ai diversi Comuni del Sulcis". "La Regione Sardegna deve dichiarare lo stato di calamità naturale garantendo immediati ristori alle aziende agricole che hanno effettivamente subito danni - afferma il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu -. Interventi che per essere tali devono essere mirati e celeri, altrimenti si tratta di intenti e ulteriori perdite di tempo ed illusioni per le aziende agricole già martoriate dalle numerose calamità che si manifestano nel corso dell'anno". (ANSA).

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