(ANSA) – MILANO, 13 NOV – Anche i detenuti che hanno lavorato
all’interno del carcere, per l’amministrazione penitenziaria,
hanno diritto a ricevere la Naspi, cioè il sussidio di
disoccupazione, quando restano senza impiego. E’ il principio
sancito dal Tribunale del lavoro di Milano, che ha condannato
l’Inps a versare l’indennità di disoccupazione a un carcerato
assistito dalla Cgil. Il detenuto aveva lavorato in carcere per
quasi due anni come addetto alla consegna e alla gestione della
spesa e come cuoco. “Va osservato che la peculiarità del lavoro
penitenziario non può consentire l’introduzione di un
trattamento differenziato tra i detenuti e gli altri cittadini
in materia di assicurazione contro la disoccupazione”, si legge,
tra l’altro, nella sentenza. Il Tribunale, inoltre, evidenzia
che “il lavoro penitenziario alle dipendenze del ministero della
Giustizia e quello libero subordinato sono assimilabili:
pertanto non possono sussistere ragioni per escludere il diritto
alla Naspi qualora ricorrano i presupposti previsti dalla
normativa specifica”. Una sentenza che, per la Cgil, scrive “una
pagina importante per la dignità del lavoro e per il
riconoscimento di una funzione realmente rieducativa della
pena”. (ANSA).
Lavoro: anche i detenuti hanno diritto alla disoccupazione

Sentenza Tribunale Milano favorevole a carcerato assistito Cgil
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.