Barriere stradali che riducono il rumore del traffico e generano energia pulita

In collaborazione con The European Commission
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Di Aurora Velez
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Barriere stradali che riducono il rumore del traffico e generano energia pulita

Germania, Belgio e Paesi Bassi hanno in totale più di 800.000 chilometri di strade. Infrastrutture che possono essere usate per produrre energia rinnovabile. Alcune delle barriere antirumore installate lungo un tratto di autostrada nei Paesi Bassi, oltre a svolgere la loro funzione principale, forniscosono energia pulita a più di 60 famiglie nelle vicinanze grazie ai loro pannelli solari modulari.

Questo sito pilota è all'origine di Rolling Solar, un progetto europeo che mira a dotare di impianti fotovoltaici le infrastrutture stradali, migliorando queste tecnologie e rendendole più economiche. A Rosmalen, nei Paesi Bassi, è in corso la sperimentazione di tre tipi di celle solari.

"Testiamo nuovi pannelli e il nostro obiettivo principale è quello di ridurre i costi - dice Stijn Verkuilen, uno dei manager che lavorano al progetto -. Pensiamo che questa sia una soluzione molto utile per la transizione energetica, perché si fa un doppio uso della terreno e dello spazio. Le barriere antirumore sono strutture esistenti a cui diamo una seconda funzione".

Il costo totale di questo progetto è di quasi 6 milioni di euro, di cui più di 2,8 forniti dalla politica di coesione europea. Al progetto partecipano una ventina di partner industriali e laboratori di tre paesi. L'iniziativa mira anche a incoraggiare la collaborazione transfrontaliera sostenibile e la condivisione di competenze tra l'industria e i ricercatori.

L'istituto di ricerca di Eindhoven coinvolto nel progetto sta sviluppando celle fotovoltaiche flessibili a film sottile in silicio e cadmio su vari substrati. L'ambizione è di passare dalla produzione "su misura" a quella di massa. Una delle barriere solari antirumore è stata installata in questo campus a Genk, in Belgio. Consiste in tre moduli con diversi tipi di celle solari collegati alla rete elettrica. Tra i parametri monitorati ci sono temperatura e deformazione meccanica.

Ci sono ancora alcuni ostacoli - dice Micahel Daenen, professore dell'Università di Hasselt -. Chi è il proprietario dell'energia prodotta? Se installiamo pannelli lungo le strade, chi farà la manutenzione nel caso di un incidente? Tutte questioni da affrontare nei progetti futuri. Stiamo anche lavorando per rendere questa tecnologia più economica, risolvere gli aspetti legali e stabilire modelli di business".

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