Il caso di tre autisti algerini uccisi infiamma lo scontro fra Algeri e Rabat

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Il Marocco vede l'ex colonia spagnola del Sahara occidentale come proprio territorio sovrano, mentre l'Algeria sostiene il movimento indipendentista del Fronte Polisario ostile a Rabat

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Si mantiene rovente la tensione fra Marocco e Algeria dopo che tre camionisti algerini hanno perso la vita il primo novembre sui loro mezzi andati in fiamme lungo l'arteria che da Nouakchott, la capitale della Mauritania, porta a Ouargala in Algeria. Intanto re Mohamed VI ha riaffermato la sovranità del Marocco sul Sahara occidentale cioè il territorio conteso con l'Algeria. Il Marocco vede l'ex colonia spagnola come proprio territorio sovrano, mentre l'Algeria sostiene il movimento indipendentista del Fronte Polisario nel Sahara occidentale.

Il discorso di re Mohammed VI

In un discorso ufficiale trasmesso dalla televisione Mohammed VI, re del Marocco, ha tenuto a rinsaldare lo spirito patriottico parlando di causa nazionale e di dinamiche positive in relazione alle genti del Sahara sottolineando inoltre l'influenza "perenne e immutabile" del Marocco su questi territori. "La legittimità della nostra causa è convalidata della storia, ma c'è anche il desiderio profondo e ardente del popolo sahariano;  in terzo luogo in proposito è stato sancito un importante riconoscimento internazionale" : ha chiarito Mohammed VI nel suo intervento.

L'ostilità algerina

L'Algeria (che lo scorso agosto ha interrotto le relazioni diplomatiche con Rabat)  ha formalmente accusato il Marocco di aver ucciso i tre autisti. L’Agenzia di stampa algerina ufficiale “Aps” poco dopo la morte dei camionisti ha diramato un comunicato della presidenza di Algeri secondo il quale “tre cittadini algerini sono stati vigliaccamente assassinati da un barbaro bombardamento contro i loro veicoli” ed ha accusato le forze armate marocchine di aver pilotato un drone d'attacco contro di loro ma ha anche ammonito: “Il loro assassinio non resterà impunito”.

La posta in gioco del Sahara occidentale

Il Sahara occidentale, l'80% del quale è controllato dal Marocco, vanta vaste riserve di fosfati e si affaccia su una porzione di Oceano Atlantico particolarmente propizia per la pesca. L'Algeria ha sostenuto a lungo il Fronte Polisario, che cerca la piena indipendenza per questo territorio.

Va ricordato che a partire dal 13 novembre 2020, quando l'esercito marocchino è intervenuto presso il  valico di confine con la Mauritania di Guerguerat allo scopo di creare un cordone di sicurezza,  forte della benedizione degli Stati Uniti sulla sovranità di Rabat nel Sahara occidentale, è  partita l'escalation: l’Algeria adotta una politica di ostilità esplicita verso Rabat con una serie di misure come la rottura delle relazioni diplomatiche,  la chiusura del gasdotto Maghreb–Europe Gas Pipeline (MEG) e adesso nel caso dei tre camionisti di vere e proprie minacce. Per alcuni osservatori esiste il rischio concreto di scontro armato anche se le convenienze sono incerte per entrambi i contendenti. Per l’opposizione algerina queste iniziative servirebbero a distogliere l’opinione pubblica nazionale dalla crisi economica e politica che da anni attanaglia il Paese.

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