Spagna, i dimenticati del caso di avvelenamento di massa protestano al Prado

Spagna, i dimenticati del caso di avvelenamento di massa protestano al Prado
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Di Euronews

"Siamo stati dimenticati dalle autorità": i sopravvissuti al più inquietante avvelenamento di massa in Spagna, avvenuto 40 anni fa, protestano al Prado di Madrid

La tragedia risale a 40 anni fa ma ha ripercussioni anche oggi.
Ancora si registrano infatti persone con gravi disfunzioni organiche, causate dal più inquietante episodio di avvelenamento da cibo in Spagna.
I sopravvissuti, riuniti nell'associazione "We still alive", hanno temporaneamente occupato il museo El Prado di Madrid. 

Affermano di essere stati dimenticati dalle autorità.

Nel 1981 l'olio di colza contaminato, non destinato al consumo umano, fu venduto sul mercato.

L'avvelenamento era concentrato in certe zone del Paese, specialmente nella cintura industriale di Madrid. Intere famiglie entravano in ospedale in gravissime condizioni.

Si stima che, nel corso degli anni, 5.000 siano morte.

In realtà, la ricostruzione dei fatti non è completamente acclarata.

All'inizio non è stato dimostrato scientificamente che l'olio di colza, illegalmente importato dalla Francia e dalla Svizzera per essere usato nell' industria, sia stato il vero responsabile dell' avvelenamento di massa. Esiste una tesi alternativa, secondo la quale il vero responsabile della tragedia fu un pesticida, fabbricato dalla Bayer tedesca e poi proibito in Spagna. 

Dopo molti tentativi a vuoto e il ricorso anche a esperti dall'estero, l'osservazione dei fatti ha portato ad accertare che la maggior parte degli avvelenati aveva consumato, in differenti dosi, l'olio di colza, venduto - anche illegalmente - in quartieri popolari di Madrid e di altre città spagnole. 

Oggi ci sono circa 20.000 persone che lottano con una cattiva qualità di vita e afflizioni incurabili.

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