Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Ungheria, la triste condizione dei migranti "di confine"

AP Photo
AP Photo Diritti d'autore  Yousef Murad/Yousef Murad
Diritti d'autore Yousef Murad/Yousef Murad
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Lavano tutto in un pozzo d'acqua piovana, si cibano di mais e mele, bruciano la plastica per non morire di freddo ed ogni pomeriggio corrono al confine per tentare la sorte

PUBBLICITÀ

Lavano tutto in un pozzo d'acqua piovana, si cibano di mais e mele, bruciano la plastica per non morire di freddo ed ogni pomeriggio corrono al confine per tentare la sorte: vivono così i migranti a poche centinaia di metri dal confine serbo-ungherese.

Circa un centinaio di persone, provenienti da diversi Paesi dell'Africa e dell'Asia, sono raggruppate in una zona rurale, accampate in tende e capanne di legno.

Questo ragazzo afghano era un poliziotto sotto la presidenza di Ashraf Ghani.

Quando i talebani hanno invaso la sua provincia, ha ricevuto un messaggio: puoi fuggire o essere ucciso.

Ha nascosto la faccia perché teme ancora che i talebani possano nuocere alla sua famiglia.

Ivan Valencia/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
AP Photo Ivan Valencia/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.

Lo abbiamo appreso da Mandi, un indiano che ha lasciato la sua casa 5 anni fa, parla tre lingue e traduce spesso per i suoi compagni di sventura.

"Gli agricoltori che vivevano intorno a Delhi hanno fatto una grande manifestazione contro la nuova legge agraria - dice - il governo indiano ha ucciso molti contadini, forse 700 persone".

Alcuni dei rifugiati sono bambini: Hassan ha solo 11 anni, ha lasciato la Siria sei mesi fa con suo zio dopo aver perso i genitori, ora questo gatto fulvo è il suo migliore amico.

Un altro ragazzo si è laureato come ingegnere elettronico all'Università di Kabul, ma dopo non essere riuscito a trovare lavoro ha preso la strada per l'Europa.

La più pericolosa delle "avventure" è stata la traversata marittima verso la Grecia: dopo aver pagato 2.000 euro, la barca si è capovolta e 47 persone sono cadute in mare.

Non è arrabbiato con i trafficanti di esseri umani, che erano afghani e hanno dato a tutti del cibo e un letto.

Negli ultimi anni, a Kárásztanya, vicino al confine ungherese, sono stati installati acqua potabile ed elettricità.

Si tratta di un grande aiuto per coloro che vi trascorrono settimane, a volte anche mesi: il confine ungherese è uno dei più difficili da attraversare, ma la Polizia non fa del male a coloro che non oppongono resistenza.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Ungheria, prezzo del carburante ai massimi storici (e non finisce qui)

Migranti, Lampedusa al collasso: 18 nuovi approdi

Grecia, due salvataggi di migranti in mare a Gavdos in poche ore